Parità, diritti e partecipazione

Barcaiuolo (Fdi): “A Carpi serata organizzata dal Comune sul Ddl Zan senza contraddittorio”

Interrogazione alla Giunta per chiedere se ritenga opportuna la presentazione di un libro sulla Queer culture, organizzata dal Comune. “La stessa Amministrazione ha detto che l’iniziativa tratterà i temi del Ddl, ma non ci saranno esponenti delle posizioni opposte”

Una serata organizzata dal Comune di Carpi sui temi del Ddl Zan è al centro di un’interrogazione del consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia). Nell’atto ispettivo, il consigliere alla Giunta “se non ritenga che un Comune, in quanto ente istituzionale, debba garantire su temi così delicati una discussione trasparente e democratica e non una mera manifestazione di un’unica linea di pensiero”. Il secondo quesito posto alla Regione è “se non ritenga che gli aggettivi usati dall’Assessore Calzolari “divertente e leggera” pessimamente si sposino con un argomento che per mesi ha bloccato i lavori in Commissione al Senato e che divide, oltre che i rami del Parlamento, la stessa opinione pubblica. Di mezzo ci sono libertà di opinione e tentativi di portare nelle scuole le teorie gender. Nulla di leggero e divertente”.

Il consigliere scrive di aver avuto notizia, da un comunicato stampa del Comune, della serata del 12 luglio per la presentazione di un libro di Maria Gloria Posani: “Queer culture – Una guida illustrata alla cultura queer”. Un’iniziativa congiunta “ad opera di Comune di Carpi, Unione Terre d’Argine, Arcigay Carpi e Modena, e dei gruppi “T.a.MO” e U.NI.CUM. Per chiara ammissione del Comune di Carpi l’iniziativa è stata organizzata per discutere dei temi al centro del testo del DDL Zan e del dibattito politico che sta caratterizzando queste settimane”.

Barcaiuolo sottolinea i rischi del disegno di legge e ritiene che “costituisca una compressione delle libertà fondamentali e sul punto sarebbero d’accordo anche alcune associazioni femministe, che criticano l’idea del self-id, o autocertificazione di genere” oltre alle criticità dell’articolo 4 “quello dedicato alla salvaguardia della libertà di opinione e di scelta”.

Il consigliere riporta poi una dichiarazione dell’assessore Tamara Calzolari: “Abbiamo ritenuto idonea la proposta che ci hanno fatta le associazioni promotrici, cioè una formula divertente e leggera …”. Infine, lo stesso Comune definisce l’iniziativa “una discussione dei temi del DdL Zan e del dibattito politico”. Una iniziativa, però, conclude Barcaiuolo, a cui “non parteciperanno esponenti contrari al disegno di legge né associazioni a sostegno delle pozioni opposte”.

(Gianfranco Salvatori)

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