Parità, diritti e partecipazione

Emilia-Romagna in campo per scongiurare la guerra civile in Birmania

Toccante audizione della senatrice Albertina Soliani, dell’Associazione di amicizia tra l’Italia e lo stato asiatico, sulla drammatica situazione in Myanmar, nel corso di una seduta congiunta delle Commissioni Cultura e Pari Opportunità

“Da due mesi la situazione è peggiorata: il popolo rifiuta il golpe militare e si sta opponendo. Ci sono condizioni drammatiche, come l’abbandono dei campi e degli animali da allevamento, e si sta arrivando a un collasso tale per cui sarà difficile anche aiutare la popolazione per la distribuzione di medicine e cibo. Il golpe militare ha cancellato la volontà del popolo espressa con le elezioni e quindi la democrazia”. Non usa mezzi termini Albertina Soliani, già senatrice della Repubblica italiana e ora rappresentante dell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli, intervenuta nel corso di una seduta congiunta delle Commissioni Cultura e Pari Opportunità in merito alla crisi umanitaria in Myanmar a seguito del golpe militare.

“Siamo all’inizio di una partita che è ancora aperta: i militari golpisti non hanno ancora la possibilità di governare il Paese, non ha ancora un riconoscimento esterno e i parlamentari birmani legittimamente eletti si sono riuniti in un comitato che tiene un filo di collegamento democratico. Anche io ho un filo diretto via streaming, la situazione è drammatica”, sottolinea Soliani, che ricorda come “la pandemia da Coronavirus in Birmania è stata peggiorata dalla crisi istituzionale: ci sono assembrati dovuti alle manifestazioni e la campagna vaccinale è ferma, c’è chi dice che si vaccinano solo i militari”.

Albertina Soliani indica anche la via internazionale da seguire: “Dobbiamo intervenire e aprire un dialogo con Cina e Russia per risolvere il dramma della Birmania: se non si trova una soluzione la guerra civile in Birmania è dietro l’angolo, dobbiamo evitare che la violenza dilaghi. In Myanmar si sta verificando un’unione di tutti i gruppi etnici che prendono le armi contro l’esercito golpista: spero che la Regione Emilia-Romagna dia un suo contributo per la soluzione del problema esprimendo un sostegno unanime al popolo birmano”.

Apprezzamento per la relazione di Soliani è stata espressa da Francesca Marchetti, Presidente della Commissione Cultura, per la quale “è importante portare avanti la tradizione di aiuti umanitari della nostra Regione”. Sulla stessa linea Roberta Mori (Pd) per la quale “stiamo parlando di un tema che riguarda la democrazia intesa come tutela e riconoscimento di diritti universali e collettivi: ciò che si sta sviluppando in Birmania non è un problema solo della Birmania di ampio raggio, tante voci autorevoli si sono alzate e devono dare seguito al sostegno al popolo birmano”.

Per Elly Schlein, vicepresidente della Giunta regionale, “l’Emilia-Romagna in questi casi non ha mai dubbi riguardo da che parte stare: da parte dei popoli oppressi, chiediamo la liberazione di chi è stata incarcerato in Birmania. Come Giunta regionale ci confermiamo disponibili a operare: lavoriamo con la nostra attenzione tutta rivolta alla tutela dei diritti umani”.

Dal canto suo Marilena Pillati, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità, ha ribadito “un sentito ringraziamento alla senatrice Soliani per la sua relazione e per il suo impegno nel campo dei diritti”, rinnovando la disponibilità dei consiglieri a collaborare.

(Luca Molinari)

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