Intesa, con la firma di un protocollo, tra l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale per rafforzare la rete dei garanti comunali, assicurando maggiore omogeneità nei criteri di nomina e riguardo ai metodi di lavoro di queste figure.
Il protocollo prevede “una procedura condivisa di riconoscimento dei garanti locali al fine di poter conferire loro apposita delega di funzioni, come previsto dalla normativa vigente”. Inoltre, si vuole costituire un gruppo di lavoro con i garanti comunali, con la presenza del Garante nazionale, per “redigere linee guida per i comuni sui requisiti minimi da adottare per la nomina del garante comunale».
“Si tratta di un accordo fondamentale per arrivare a un qualificato riconoscimento della figura del garante dei detenuti”, commenta il Garante regionale Roberto Cavalieri.
Il Garante regionale ieri era presente a Reggio Emilia, dove il Consiglio comunale ha approvato il regolamento che istituisce la figura del garante comunale. Con questo atto Reggio si unisce agli altri comuni che hanno già previsto questa figura: Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara e Rimini. “Mi auguro che le amministrazioni comunali di Forlì e Ravenna -sottolinea Cavalieri- possano valutare positivamente l’istituzione di questa figura di garanzia”. Mentre Modena ha approvato in commissione un regolamento che prossimamente sarà portato in Consiglio comunale per l’approvazione .
A Bologna, infine, è stato rinnovato l’incarico di Garante comunale ad Antonio Ianniello, che ricoprirà l’incarico per altri cinque anni. “Mi complimento con Ianniello, persona preparata e motivata che nel corso del primo mandato ha promosso iniziative importanti, specie nella difficile fase del Covid”, ha affermato Roberto Cavalieri.