Parità, diritti e partecipazione

Dalla ‘ruota degli esposti’ a nuove forme di accoglienza, incontro a Bologna con la Garante Garavini

“Il bambino è un cittadino a tutti gli effetti, portatore di concreti diritti soggettivi, e gli adulti hanno il compito di aiutarlo a divenire protagonista della sua storia e della sua crescita”

Clede Maria Garavini, garante per l'infanzia e l'adolescenza

La Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, è intervenuta nel pomeriggio all’incontro “Dalla ‘ruota degli esposti’ a nuove forme di accoglienza”, in occasione dell’esposizione a Bologna, in Quadreria, della “Ruota dei bambini esposti”.

L’esposizione, ha sottolineato Garavini, della ‘ruota’ in questo ambiente, in questo spazio documentale dell’Asp, che è oggi un punto importante di riferimento per l’accoglienza dei bambini e degli adolescenti con difficoltà personali e familiari, traccia una linea fra presente e passato e mette in luce il lungo percorso che ha permesso di trasformare la concezione stessa dell’infanzia e di modificare radicalmente il rapporto fra gli adulti e il bambino”. La ‘ruota’, ha aggiunto, “ebbe nei secoli scorsi la funzione di contenere la piaga degli infanticidi e delle morti di bambini abbandonati, un modo di occuparsi dell’infanzia senza appropriato affetto e calore”. Oggi, ha poi evidenziato la Garante, “sappiamo quanto sia importante accogliere con disponibilità e affetto il bambino solo o in difficoltà, sintonizzarsi con il suo mondo interno, spesso depauperato, e impostare relazioni affettive, calde e continuative”. In più, ha ribadito, “si presta attenzione anche agli adulti che si separano dal bambino: alla donna che non si sente di diventare la mamma del piccolo che ha partorito, ai genitori che per motivazioni diverse non sono in grado di fornire risposte appropriate e continuative ai figli e a coloro che in prima persona li danneggiano perché non sanno, non possono o non vogliono proteggerli”. Il bambino, ha quindi concluso, “è un cittadino a tutti gli effetti, portatore di concreti diritti soggettivi, e gli adulti hanno il compito di aiutarlo a diventare protagonista della sua storia e della sua crescita”.

(Cristian Casali)

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