Ambiente e territorio

Gruppo indipendente: ancora difficoltà e disagi per la banda ultralarga in montagna

“E’ necessario superare il divario digitale nelle aree interne. Era un punto del programma di mandato, la Regione ha fallito”. Il sottosegretario alla giunta: “Ritardi dovuti a Open fiber, noi sempre impegnati per portare la banda ultralarga a tutti”

Potenziare le infrastrutture e di comunicazione per imprese, scuole, famiglie, comunità, “con priorità per le zone di montagna e delle aree interne della nostra regione, ad oggi ancora gravemente condizionate dall’importante divario digitale che ne compromette le capacità di autosufficienza e di sviluppo”.

E’ la richiesta che il Gruppo indipendente pone all’esecutivo regionale sul tema della connettività internet, più comunemente chiamato ‘digital divide’.

Il consigliere si rifà all’atto di indirizzo politico del dicembre 2022 in cui per raggiungere l’obiettivo di “Emilia-Romagna data valley bene comune” si enucleava come assolutamente imprescindibile il raggiungimento della “completa digitalizzazione del territorio regionale attraverso connessioni di banda ultra larga per creare un’infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea”. Ma si segnalava anche la criticità della banda larga che non raggiungeva numerosi comuni. A fronte della velocità registrata a Bologna, ha affermato il consigliere Indipendente, “la connessione dei Comuni era inadeguata in tutta la media e alta valle del Reno. Se nella scuola, seppur lentamente si procede, non è così per i privati e le famiglie, ha scandito il Gruppo indipendente”.

Richiamando le rilevazioni sulle coperture contenute nella risoluzione approvata dall’assemblea legislativa, il consigliere ha ricordato come “a fronte di una percentuale decisamente elevata (rispetto alla media regionale) per la connettività superiore a 100Mbps, concentrata prevalentemente nell’area a ridosso della città di Bologna, nell’Appennino bolognese si assiste alle maggiori criticità e deficienze infrastrutturali digitali per arrivare ai comuni di Camugnano e S. Benedetto Val di Sambro dove la maggioranza delle connessioni è inferiore ai 2Mbps”.

Rilevando come a tutt’oggi i dati della connettività a internet riportati nel 2022 siano “rimasti del tutto invariati per quanto concerne la connessione privata e di come anche la situazione dei plessi scolastici nella montagna bolognese sia rimasta deficitaria, nonostante il miglioramento della media regionale degli istituti con connessione in fibra”, il Gruppo Indipendente ha chiesto di conoscere le motivazioni che determinano questo digital divide.

Il sottosegretario della giunta ha “sottoscritto la diagnosi del consiglierre. La scuola procede, ma la copertura dei privati procede male a causa della rete di Open fiber. La Regione è sempre impegnata per potenziare le reti in montagna e assicurare la connettività su tutto il territorio. Ma la banda ultralarga è stata assegnata dal governo al concessionario Open fiber, anche perché gli operatori privati non erano interessati. I disagi nei comuni non sono imputabili alla Regione che ha più volte chiesto spiegazioni al ministero e a Open fiber. Ma la situazione è peggiorata”.

Il Gruppo indipendente ha replicato che “la Regione dunque non riesce a mantenere l’impegno di inizio mandato perché da parte del governo ci sono ritardi. E’ uno scarico di responsabilità. Già in passato sollevai il problema e l’assessore alla Montagna mi garantì stazioni radio base, collegamenti e punti di accesso alla rete per superare il divario. Questo era uno dei punti del programma di mandato. La Regione ha fallito”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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