Nel 2022, sono state sviluppate 234 iniziative con le scuole che hanno coinvolto più di 1600 alunni per progetti sui diritti dei consumatori. Nel 2023, è stato fatto un bando di 200mila euro per progetti legati all’informazione, mentre nel 2025 sono stati finanziati due progetti per la divulgazione e la sensibilizzazione. Sono questi alcuni degli aspetti principali della relazione sulla clausola valutativa riguardante le norme per la tutela dei consumatori e degli utenti presentata durante la commissione Politiche economiche presieduta da Luca Giovanni Quintavalla (Pd).
La relazione è stata oggetto del confronto tra i consiglieri regionali.
Ad aprire il dibattito è stato Fausto Gianella (FdI) che ha ricordato come le leggi non devono rimanere sulla carta ma migliorare la vita delle persone “le clausole valutative rappresentano un sistema che vuole essere trasparente e responsabile. Gran parte dei fondi vanno alle medesime associazioni, mentre dovrebbero essere distribuiti”. Lo stesso Priamo Bocchi (FdI) dice di avere notato una doppia discrasia “non mi trovo con le cifre che denunciano le associazioni dei consumatori e anch’io ho notato che se ci sono relazioni con una certa parte politica o con un sindacato vicino hanno un trattamento di favore”.
Per Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale) “la legislatura è partita bene perché è stato ricostituito il Comitato regionale consumatori e utenti (CRCU) di cui sono presidente. Vorrei ricordare che la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione maggiori fondi per i consumatori e, in generale, penso che il tema sia posto da parte della Giunta come elemento attenzionale”. Luca Sabatini (Pd) è intervenuto dicendo che: “tutti gli strumenti sono meritori ma poco conosciuti, dobbiamo spiegare tutti gli effetti potenzialmente positivi”.
Infine, Lorenzo Casadei (M5s) ha dichiarato che “è importante concentrarsi sul tema dell’educazione digitale, pensiamo ad Amazon: l’innovazione digitale va in contrasto con la transizione ecologica con un aumento dei trasporti. Bisogna rendere consapevoli non solo del servizio ma anche dell’effetto degli strumenti tecnologici”.
“Lo scopo delle clausole è capire se la norma ha risposto agli obiettivi o vanno fatti aggiornamenti – ha dichiarato in chiusura la Sottosegretaria Manuela Rontini – mi sembra che ci venga consegnato un impianto buono della legge 4 del 2017 che abbiamo il dovere di attuare in maniera ancora più completa. Inoltre, ci siamo candidati ad ospitare la conferenza nazionale del CRCU”.
(Giorgia Tisselli)



