Parità, diritti e partecipazione

Lega: l’Italia torni a mediare nei conflitti mondiali

Una risoluzione del Carroccio chiede un cambio in politica “dal ritiro delle sanzioni e della fornitura di armi ai vari contendenti”

La Giunta si attivi su Governo e Conferenza Stato-Regioni affinché l’Italia ritorni ad assumere una posizione di mediatrice negli attuali conflitti, a partire dal ritiro delle sanzioni e della fornitura di armi ai vari contendenti.

A chiederlo è una risoluzione della Lega e del Gruppo Misto a firma di Stefano Bargi (primo firmatario), Luca Montevecchi, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Andrea Liverani e Michele Facci (Misto).

“Negli ultimi giorni si è assistito ad una significativa escalation delle dichiarazioni belliciste riguardo al conflitto russo-ucraino: al termine della Conferenza a Parigi sul sostegno a Kiev il presidente francese Macron ha affermato che “non è da escludere la possibilità di un dispiegamento di truppe occidentali sul territorio ucraino per mettere fine all’invasione russa”; il capo del Pentagono Lloyd Austin, sottolineando che se l’Ucraina perde la guerra “i Paesi Nato dovranno combattere contro la Russia”; la stessa Italia firmando un accordo di sicurezza decennale con l’Ucraina che comprende anche il sostegno militare”, spiegano i leghisti per i quali “l’audio di alcuni generali tedeschi, la cui autenticità è stata confermata dai giornali “Bild” e “Der Spiegel” in cui i militari di Berlino discutono sulla fornitura di 100 missili Taurus all’Ucraina per distruggere il ponte russo di Kerch; la presenza lo scorso febbraio di un aereo militare di ricognizione italiano coinvolto nella raccolta di informazioni di intelligence sulle truppe delle Forze Armate russe in Crimea e nel loro trasferimento alle Forze Armate Ucraine per coordinare gli attacchi su obiettivi della penisola”.

(Luca Molinari)

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