Sarà la proposta di legge dei consigli comunali di Bologna, Parma, San Pietro in Casale e Reggio Emilia il testo base con cui si porterà avanti il progetto di legge regionale contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. A deciderlo è la commissione Parità. Relatrice di maggioranza sarà la consigliera del Pd Roberta Mori, mentre relatore di minoranza sarà Michele Facci del gruppo misto-Mns (e non Silvia Piccinini del Movimento Cinque Stelle, nonostante fosse la prima firmataria del progetto di legge sottoscritto anche da Andrea Bertani e da Raffaella Sensoli proprio sullo stesso tema).
E proprio Piccinini ha chiesto alla commissione che non venga portato avanti “un testo blindato” ma che, avendo a disposizione sia il pdl del M5s sia quello di alcuni consigli comunali, “vengano presi spunti e contenuti da entrambi i documenti” per avere un testo completo. Facci, però, ha sollevato dubbi e notato “anomalie nel percorso”. Dubbi che vengono però chiariti da Mori: “C’è l’ammissibilità della Consulta di garanzia statutaria regionale”. La presidente della commissione e relatrice di maggioranza ha anche sottolineato che “si cercherà di raggiungere un testo che possa raccogliere il più possibile la convergenza e il consenso dei gruppi consiliari in Regione”. “Troveremo insieme una strada”, le ha fatto eco la consigliera dem Nadia Rossi.
(Margherita Giacchi)