E’ già di 19 ore e 30 minuti il tempo trascorso da ieri pomeriggio, quando sono iniziate le votazioni in Aula sul progetto di legge contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Al momento sono 520 gli emendamenti esaminati, su un totale di 1.787.
Una lunga notte, per i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna, che dovranno affrontare ancora molte ore no stop in Aula. A meno che non si raggiunga un accordo tra maggioranza e opposizione per accorciare i tempi e provare a chiudere la votazione entro la notte.
Le tante ore di voto elettronico (richiesto da Fratelli d’Italia) hanno mandato a un certo punto in tilt il sistema. Che alle 5.30 di questa mattina ha costretto Fabio Rainieri, che stava presiedendo l’Aula, a interrompere la seduta. Con la maggioranza che ha provato a chiedere la votazione per alzata di mano, ma per l’assenza in quel momento del consigliere che aveva richiesto la votazione elettronica (Giancarlo Tagliaferri) non è stato possibile concederla. Questo ha provocato malumori nella maggioranza, ma il consigliere di Fdi è rientrato poi subito in Aula. Partito democratico e Sinistra italiana e Silvia Prodi del gruppo Misto si erano organizzati con dei turni di sei ore per permettere a tutti di riposare un po’ purché fosse mantenuto il numero legale in Aula, in assenza del quale la seduta verrebbe sospesa per alcuni minuti.
La lunga maratona ha fatto vivere ai consiglieri anche momenti piacevoli: intorno alle 8 di questa mattina, Vincenzo Branà del Cassero di Bologna di ha voluto fare un ‘regalo’ ai consiglieri di maggioranza: è arrivato in Aula, infatti, con brioches per tutti. Cornetti e caffè sono arrivati copiosi anche sui tavoli del centrodestra che sta conducendo la battaglia contro la legge a colpi di emendamenti.
(Margherita Giacchi)