Parità, diritti e partecipazione

Sabattini (Pd): “Disciplinare l’uso dei social nelle strutture sociosanitarie”

Il consigliere menziona il caso di Carpi: “Abbiamo assistito nei giorni scorsi alla pubblicazione sui social, da parte di un gestore di una struttura protetta di Carpi, di video che riguardavano aspetti strettamente personali di ospiti chiaramente vulnerabili: video che travalicano il limite del rispetto necessario nei confronti di chi non può difendersi”

“Serve una regolamentazione per disciplinare l’uso dei social nelle strutture residenziali per anziani”.

La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Luca Sabattini (Partito democratico), che sollecita anche “progetti di formazione specifici per il personale delle residenze, per un uso consapevole e responsabile dei social network”.

“L’assenza di una regolamentazione chiara sull’uso dei social nelle strutture che gestiscono servizi di carattere sociosanitario – spiega il consigliere – potrebbe esporre gli ospiti a rischi legati alla privacy, anche rispetto alla dignità personale e alla sicurezza”. Il politico menziona poi, nello specifico, il caso di Carpi: “Abbiamo assistito nei giorni scorsi alla pubblicazione sui social, da parte di un gestore di una struttura protetta, di video che riguardavano aspetti strettamente personali di ospiti chiaramente vulnerabili: video che travalicano il limite del rispetto necessario nei confronti di chi non può difendersi”. Sabattini rileva, infatti, che “un utilizzo improprio dei social da parte del personale o di terzi potrebbero avere conseguenze negative sulla reputazione delle strutture e sulla qualità dell’assistenza fornita”. Il dem conclude con un auspicio: “Un codice etico potrebbe garantire un uso maggiormente consapevole e responsabile degli strumenti digitali, tutelando i diritti degli anziani ospitati”.

Luca Sabattini chiede, quindi, all’esecutivo regionale, “l’attivazione di misure specifiche per prevenire abusi collegati all’uso dei social network all’interno delle strutture sociosanitarie”.

(Cristian Casali)

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