Parità, diritti e partecipazione

Mori (Pd): “Potenziare il congedo di paternità obbligatorio”

La consigliera auspica un intervento della giunta nei confronti del governo “per riequilibrare il lavoro di cura in una condivisione delle responsabilità genitoriali tra uomini e donne”

Potenziare il congedo di paternità in linea con i più avanzati Paesi europei.

È l’impegno che Roberta Mori (Pd) chiede alla giunta con una risoluzione.

Mori spiega come il governo abbia attestato “l’incremento all’80% dell’indennità del congedo parentale facoltativo per il 2024 coperto in bilancio” e abbia “espresso l’intenzione di proseguire il potenziamento del sostegno pubblico su questo stesso solco”.

Sottolineando come il congedo di paternità sia uno strumento ancora poco utilizzato rispetto ad altri paesi europei (nel 2021 i padri lavoratori italiani erano il 21% del totale dei fruitori di congedi parentali), la consigliera dem ravvisa “nello squilibrio di genere del lavoro di cura non retribuito e nell’assenza di misure compensative, una serie di conseguenze che perpetuano disparità, a cominciare da un’occupazione femminile ferma al 51% e comunque concentrata sul part-time”.

Rifacendosi a ricerche ed esperienze internazionali, Roberta Mori evidenzia quindi “come il congedo di paternità obbligatorio, paritario a quello di maternità e dunque universale, rappresenti una delle misure più efficaci per cambiare mentalità e comportamenti e per ridurre le diseguaglianze di genere, nel mercato del lavoro, all’interno delle famiglie e, in generale, nella società”.

(Luca Boccaletti)

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