Sostenere ogni iniziativa promossa da associazioni, Organizzazioni non governative (Ong) o Enti locali volta a chiedere il cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi israeliani e la tutela dell’incolumità della popolazione civile di Gaza e Cisgiordania, in linea con le richieste avanzate dalle Nazioni Unite.
A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma di Antonio Mumolo (primo firmatario), Palma Costi, Marilena Pillati, Mirella Dalfiume, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Stefano Caliandro, Francesca Maletti e Marcella Zappaterra. Il Pd chiede anche che la Regione confermi e incrementi gli stanziamenti regionali per i progetti che riguardano gli aiuti umanitari, con particolare riguardo alle necessità e ai bisogni fondamentali dei bambini, e solleciti il governo perché ripristini i fondi a supporto delle agenzie Onu e delle Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, al fine di consentire agli operatori di pace di aiutare concretamente la popolazione sui territori, garantendo altresì l’accesso agli aiuti umanitari e alle cure.
“I camion con gli aiuti umanitari che entrano dal valico egiziano di Rafah sono assolutamente insufficienti e spesso sotto attacco. La popolazione civile a Gaza sta morendo, non solo sotto le bombe, ma anche di fame e a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie” si legge nella risoluzione dem dove si ricorda che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha più volte invocato il suo appello per un cessate il fuoco, affermando “il grave rischio di collasso del sistema umanitario nella Striscia di Gaza, con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro insieme e per la pace e la sicurezza nella regione”.
Nella risoluzione si legge inoltre che “la Commissione europea ha annunciato che fornirà un sostanziale aiuto umanitario al popolo palestinese nel prossimo anno, sostenendo le organizzazioni umanitarie che operano sia a Gaza che in Cisgiordania, poiché la situazione umanitaria continua a peggiorare”.
I democratici sottolineano come “la Corte internazionale di Giustizia, con l’ordinanza del 26 gennaio 2024, ritenendo “plausibile” (togliere le virgolette) l’esistenza di un genocidio in corso nella Striscia di Gaza, ha imposto a Israele di adottare immediate misure per consentire la fornitura di servizi di base e assistenza umanitaria in favore dei palestinesi, e misure efficaci per prevenire la distruzione e garantire la conservazione delle prove relative all’accusa di genocidio”.
(Luca Molinari)