La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna dovrebbe impegnarsi affinché “affinché la proposta di legge “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia” abbia un percorso parlamentare il più rapido possibile, scevro da approcci ideologici e volto ad assicurare quella libertà di scelta e quella dignità che la legge in discussione vuole garantire”.
A chiederlo sono Igor Taruffi e Yuri Torri (Sel), in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa in cui ricordano che “il 13 settembre 2013 è stata presentata alla Camera dei deputati una legge di iniziativa popolare – promossa nell’ambito della campagna Eutanasia Legale promossa dall’Associazione Luca Coscioni – sottoscritta da 67.121 cittadini e che le sottoscrizioni proseguono comunque on line avendo già superato le 100.000 e che tale proposta di legge è stata assegnata alle competenti commissioni che, finalmente in data 13 gennaio 2016 dopo più di due anni, hanno calendarizzato per marzo 2016, alla Camera, la discussione della proposta”.
Come ricordano i consiglieri, “il 55,2% degli italiani sono favorevoli all’eutanasia e il 67,5% al testamento biologico; in assenza di una legislazione italiana in materia”, ma “molti cittadini italiani sono costretti a una “emigrazione di fine vita” verso Paesi in cui sono consentiti il rifiuto dei trattamenti sanitari e l’eutanasia, ciò creando un’ulteriore discriminazione nei confronti di chi vive in una condizione di solitudine e disagio economico tali da non consentirglielo”. Inoltre, rimarcano Taruffi e Torri, “sono molti i comuni della nostra regione in cui è stato istituito il registro dei testamenti biologici, nella speranza che venga al più presto approvata una legge che gli legiferi in maniera chiara sull’argomento”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(jf)