Parità, diritti e partecipazione

Diritti. Sensoli (M5s) alla Regione: “Più impegno nella lotta all’omofobia”

Dopo i fatti di cronaca nel cesenate contro le unioni civili e quelli più recenti a Rimini, la consigliera chiede alla giunta di sostenere le azioni legali intentate da associazioni, enti e singoli

Intensificare la lotta all’omofobia, costituendosi anche parte civile nei procedimenti relativi a violenze o aggressione e sostenere le azioni legali intentate da associazioni, enti e singoli contro gli autori di atti omofobi. Ad impegnare la giunta in questo senso, con una risoluzione, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli.

“Anche la nostra regione -dice la consigliera- è stata ed è tuttora teatro di aggressioni, violenze, gesti e atti inqualificabili diretti contro persone omosessuali, chiara espressione di un atteggiamento omofobo del tutto inconciliabile con i valori della democrazia poggianti sui principi di parità e di pieno riconoscimento dei diritti delle persone”. Sensoli ricorda le manifestazioni contro le unioni civili fra persone dello stesso sesso nel cesenate, “culminati in gazzarre neofasciste e in episodi deprecabili come i manifesti a lutto e bare esposte” fino a questi giorni, dove si sono verificati “atti vandalici perpetrati in un condominio riminese nei confronti di due ragazze omosessuali, vittime quindi di una indegna sovrapposizione di omofobia e violenza sulle donne”.

Per questo, per l’esponente M5s è “necessario assicurare il massimo impegno della nostra Regione nei confronti del contrasto dell’omofobia come battaglia di civiltà e come indispensabile affermazione dei valori di libertà e di democrazia”, così come è “indispensabile assicurare concretezza a questo impegno e sostenere le azioni, anche di carattere legale, realizzate per l’affermazione della giustizia e il contrasto dell’intolleranza omofoba”.

Da qui, la richiesta di Sensoli alla giunta di impegnarsi “a operare per l’adozione anche nella nostra regione di una disciplina che promuova e sostenga la lotta all’omofobia come azione necessaria per la convivenza e la pratica dei valori di libertà e di rispetto delle persone propri della nostra terra, a valutare la costituzione a parte civile nei procedimenti relativi a violenze, aggressioni ed atti omofobi e ad attuare tutte le misure a sostegno delle possibili azioni legali tentate da associazioni, enti e singoli contro gli autori di atti omofobi”.

(Margherita Giacchi)

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