Per oltre un secolo il calcio è stato lo sport maschile per eccellenza; con “Tacchi e Tacchetti” il calcio diventa strumento per l’educazione alla parità di genere. Della durata di 75 minuti, il documentario è realizzato dagli studenti di alcune classi dell’Istituto superiore Rosa Luxemburg e del liceo Laura Bassi di Bologna con il coordinamento del regista Mauro Bartoli. Ha partecipato al progetto Concittadini dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna che l’ha finanziato tramite i fondi governativi.
Il film è stato presentato oggi in Assemblea legislativa alla presenza del presidente Maurizio Fabbri che ha ricordato come “lo sport non è solo uno strumento per crescere, socializzare e partecipare alla vita di una comunità. Può servire, infatti, a contrastare diseguaglianze e stereotipi di genere, come ci racconta questo bel film che, oltretutto, ha visto fra i suoi autori studenti e studentesse delle scuole superiori”. Il presidente ha poi concluso: “Oggi ricordiamo a tutti che l’ultimo scudetto vinto dal Bologna calcio non è quello della finale del ‘64 contro l’Inter, ma quello vinto dalle donne nel 1969. Il mio in bocca al lupo va a tutte le ragazze che decidono di intraprendere questa disciplina: seguite le vostre passioni senza preoccuparvi dei pregiudizi. Lo sport è di tutti quelli che lo amano”.
“Il film ha l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori verso il tema degli stereotipi e delle diseguaglianze di genere” ha spiegato il regista Mauro Bartoli. “Si tratta di un’opera ad ampio respiro che allarga lo sguardo a comprendere il ruolo attuale della donna nel calcio femminile del nostro territorio e più in generale anche a livello nazionale. C’è stato un passato non troppo lontano in cui era prevalente l’idea che il calcio e lo sport in generale fossero prerogative maschili. Oggi il calcio femminile sta conoscendo un momento di grande notorietà e con la nostra storia abbiamo ricordato le lotte di chi ha permesso questa emancipazione”.
Presenti alla conferenza stampa anche la Capitana Bologna 1968-69 Franca Marchesini e la team manager HSL Leonesse Beatrice Mazzei.
Nel film, infatti, si intrecciano varie squadre di calcio femminili: la Nazionale Suore, il Bologna Women, le Leonesse del quartiere Navile e il Bologna Calcio Donne che vinse i primi due campionati nazionali nel 1968 e 1969. Oltre alle squadre, il film dà spazio anche al racconto di donne che hanno ruoli importanti nel calcio, come Milena Bertolini, già allenatrice della nazionale italiana femminile, e Katia Serra, commentatrice tecnica del calcio per la Rai.
Oltre al presidente Fabbri e a Bartoli alla conferenza stampa hanno partecipato Franca Marchesini, Capitana Bologna che vinse i primi due scudetti 1968-69, Beatrice Mazzei, team manager HSL Leonesse, Mario Catapano, allenatore Leonesse, Veronica Battelani, capitana Bologna Women, Sebastiano Moretto, in rappresentanza di Bologna Women, Roberto Guglielmi, docente Laura Bassi, Rossella Conti docente Rosa Luxemburg, Valentina Finzi, Associazione italiana arbitri, Pier Francesco Cenni, Associazione italiana arbitri, una rappresentanza di studenti del Rosa Luxemburg e delle Laura Bassi, nonché, in videocollegamento da Roma, Suor Annika, Giocatrice Nazionale Suore, e Moreno Buccianti, Allenatore della Nazionale Suore.
Il film sarà proiettato questa sera al Cinema Perla di Bologna alle ore 20.30.
(Luca Molinari)
Qui e in allegato la scheda sui contenuti del documentario



