Parità, diritti e partecipazione

Violenza sulle donne, Pd: “La Regione si costituisca parte civile nei processi per i casi di Bologna”

Presentata un’interrogazione in cui si ricorda che la legge 6/2014 prevede la possibilità di devolvere l’eventuale risarcimento a sostegno delle azioni di prevenzione contro la violenza sulle donne

Il Partito democratico, con un’interrogazione, sollecita la giunta affinché la Regione si costituisca parte civile nei procedimenti penali per i recenti casi di violenza sulle donne che si sono verificati a Bologna (fra cui l’omicidio di Alessandra Matteuzzi), così come previsto dalla legge 6 del 2014. Il Pd, inoltre, chiede di devolvere l’eventuale risarcimento a sostegno delle azioni di prevenzione contro la violenza sulle donne.

“I dati dei femminicidi presentati ogni anno in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne -ha sottolineato il Pd- confermano la necessità di un’attenzione costante. La Regione Emilia-Romagna è da sempre impegnata con azioni decise di contrasto alla violenza di genere e occorre continuare a sostenere le politiche attive, previste dal Piano triennale regionale contro la violenza di genere, i Centri antiviolenza nonché i nuovi istituti previsti, come il reddito di libertà, il reinserimento sociale e lavorativo, il diritto alla casa per le donne vittime di violenza. Dato che la legge in questione prevede che la Regione Emilia-Romagna possa valutare l’opportunità, di fronte a un caso di violenza di particolare impatto e rilevanza sociale, di costituirsi parte civile, alla luce dei fatti recenti di cronaca è opportuno muoversi in questa direzione”.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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