“Istituire la figura del garante regionale per i diritti degli animali che, analogamente al garante dell’infanzia, delle persone private della libertà personale e del difensore civico, tuteli i diritti degli animali che vivono in Emilia-Romagna”.
Questa la finalità del progetto di legge presentato da Silvia Zamboni (Europa Verde) che si rivolge “ad animali da compagnia con problemi di abbandono e randagismo, animali da intrattenimento (utilizzati nei circhi, zoo e parchi a tema), animali usati per testare farmaci e cosmetici vittime di terribili sofferenze e animali selvatici i cui habitat ed esistenza sono sempre più minacciati dalle attività umane”.
Illustrando meglio la proposta legislativa composta da 11 articoli, la capogruppo sottolinea come “il dominio dell’uomo si basa sulla dominante cultura specista secondo la quale gli esseri umani, posti al centro dell’universo, sono superiori per status e valore agli altri animali e, pertanto, devono godere di maggiori diritti. Una concezione che vede le altre forme di vita occupare posizioni subalterne, con pesanti conseguenze in termini di perdita di biodiversità biologica faunistica”.
Zamboni, mira a ribaltare la concezione prevalente nella maggior parte degli ordinamenti giuridici del passato “con gli animali ricondotti alla categoria giuridica delle ‘res’, ovvero di beni materiali ai quali non è ascrivibile la titolarità di alcun diritto. Grazie a una progressiva evoluzione della sensibilità e della percezione sociale del rapporto uomo-animali, però, diversi stati europei hanno recentemente avviato un percorso diretto all’inclusione della tutela degli animali fra i valori fondamentali delle proprie carte costituzionali e nei loro ordinamenti”.
Partendo da questo cambiamento di prospettiva, Zamboni dà atto all’Emilia-Romagna di essersi dotata di numerose disposizioni normative in materia di benessere degli animali a cui si affianca l’attività dei servizi veterinari e dei dipartimenti di sanità pubblica delle varie Usl per quanto riguarda la tutela delle condizioni di allevamento e benessere degli animali allevati “che costituiscono una importante fetta del mondo animale, con gli allevamenti industriali che rappresentano una delle principali criticità relativamente al benessere animale e all’impatto sull’ambiente”.
Volendo quindi dare seguito all’iter legislativo intrapreso dalla regione e ricordando l’istituzione nel corso degli anni di figure di garanzia “a tutela dei soggetti impossibilitati o limitati nella capacità di difendere i propri diritti quali gli adolescenti, persone private della libertà personale e del difensore civico”, Silvia Zamboni propone l’istituzione del garante per i diritti degli animali e ricorda l’esempio della regioni Piemonte, Campania e Sicilia e delle numerose esperienze comunali tra cui Como, Milano, Verona e Roma.
(Luca Boccaletti)