Parità, diritti e partecipazione

Zamboni (Europa Verde): “Italia firmi il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”

La consigliera, che cita la questione ucraina in riferimento alle minacce russe rispetto all’uso del nucleare, chiede l’intervento della Regione Emilia-Romagna, anche in Conferenza Stato-Regioni

La Regione Emilia-Romagna solleciti la sottoscrizione da parte dell’Italia del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e sostenga la campagna ‘Italia, ripensaci’.

La richiesta arriva da Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa, che, con una risoluzione, sollecita, in particolare, un intervento della Regione Emilia-Romagna in Conferenza Stato-Regioni. Chiede poi che siano coinvolti anche gli enti locali e i parlamentari (a partire dai neoeletti).

“Il 7 luglio 2017 – si legge nell’atto – con il voto favorevole di 122 paesi, le Nazioni Unite hanno adottato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (prima di questo trattato le armi nucleari erano di fatto escluse dalla lista delle armi di distruzione di massa proibite dal diritto internazionale)”. Infatti, si rimarca nello stesso documento, “il 24 ottobre 2020 è stata raggiunta la cinquantesima ratifica (Honduras) del Trattato, che è quindi entrato in vigore lo scorso 22 gennaio riempiendo un rilevante vuoto nella normativa internazionale”

“Il Trattato – spiega Zamboni che cita la questione ucraina in riferimento alle minacce russe rispetto all’uso del nucleare – è legalmente vincolante per le nazioni che vi aderiscono e proibisce di sviluppare, testare, produrre, realizzare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare gli armamenti nucleari o anche permettere che questi stazionino sul proprio territorio”. L’Italia però, aggiunge, “non ha partecipato alle conferenze in cui gli stati hanno dibattuto sul disarmo globale per raggiungere, alla fine, una posizione comune e condivisa, nonostante le ripetute richieste da parte della società civile (da una rivelazione statistica del novembre 2020 risultava che l’87 per cento degli italiani è favorevole all’adesione dell’Italia al Trattato)”. Con la campagna ‘Italia, ripensaci’, conclude, “si chiede poi l’adesione al Trattato anche di quei paesi Nato, come l’Italia, che ospitano armi nucleari statunitensi sul proprio territorio”.

(Cristian Casali)

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