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Diritto allo studio. Er.Go, Lega nord: troppi incarichi di posizione organizzativa e alta professionalità

La Giunta convochi il direttore dell’Azienda perché relazioni su compiti e responsabilità dei collaboratori che rivestono questi incarichi nel nuovo schema organizzativo

“Su un totale di 132 dipendenti di Er.Go, l’Azienda regionale per il Diritto agli Studi superiori dell’Emilia Romagna, istituita dalla legge regionale 15/2007, ben 28 hanno incarichi di posizione organizzativa e di alta professionalità”.

Ne danno notizia i consiglieri del gruppo della Lega nord in un’interrogazione, di cui è primo firmatario Alan Fabbri, dove segnalano che “alcuni di questi dirigenti non avrebbero sotto la loro responsabilità alcun dipendente”. Nel mirino dei firmatari alcune determinazioni del direttore di Er.Go con le quali vengono individuati, tra l’altro, i 28 incarichi per il prossimo triennio e conferiti compiti e responsabilità a decorrere dal primo gennaio 2017. Un’altra determinazione – aggiungono – prevede inoltre che nei mesi di gennaio e febbraio 2017 “si provvederà a verificare direttamente con i collaboratori la possibilità di nuove e diverse assegnazioni”. L’Azienda Er.Go – affermano i leghisti citando un altro atto del direttore – non attiva una propria contrattazione integrativa per la dirigenza, pertanto si applicano le condizioni previste per la dirigenza della Regione, sia per la retribuzione di posizione sia per il risultato”, con riferimento anche a quanto previsto dalle norme vigenti in materia di contenimento della spesa pubblica.

Fabbri e colleghi chiedono quindi alla Giunta se non ritenga “spropositato il numero di dirigenti in servizio nell’Azienda dal primo gennaio 2017″, alla luce delle esigenze di risparmio sulle spese del personale e di contenimento della spesa pubblica, e se intenda convocarne il direttore perché relazioni sui compiti e sulle responsabilità delle posizioni organizzative e delle alte professionalità nel nuovo schema organizzativo.

Altre richieste: se non si consideri “anomalo” che per alcuni profili organizzativi e altamente professionali non vi siano persone da dirigere e se siano già state verificate le possibilità di nuove e diverse assegnazioni direttamente con i collaboratori.

Oltre a Fabbri, hanno sottoscritto l’interrogazione i consiglieri: Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

 

 

 

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