Nessuna risposta dal Comune di Rimini alle sollecitazioni del Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, in tema di barriere architettoniche.
Il Consiglio comunale di Rimini nell’ottobre 2014 approvava una mozione sul tema barriere architettoniche e, mediante delibera, impegnava il sindaco e la Giunta comunale a verificare la conformità delle opere di uso pubblico presenti nel territorio comunale e a revocare in caso di irregolarità i permessi di agibilità.
Dopo aver sollecitato il Comune di Rimini, spiega il Difensore civico, “a fornire informazioni in merito alla vicenda, per comprendere se i controlli sulle barriere architettoniche esistenti sul territorio comunale siano stati effettivamente effettuati e per conoscere quali misure l’amministrazione intenda adottare per il superamento delle stesse, ad oggi non abbiamo ottenuto risposta”. L’amministrazione di Rimini, evidenzia Gardini, “non può esimersi dal rispondere alle istanze, in ossequio al dovere di correttezza e buona amministrazione (articolo 97 della Costituzione), in rapporto al quale il cittadino vanta una legittima e qualificata aspettativa a un’esplicita pronuncia da parte dell’amministrazione pubblica. A maggior ragione se la richiesta proviene dal Difensore civico, che ha il compito di vigilare sulla correttezza dell’agire amministrativo e tutelare i cittadini contro episodi di cattiva amministrazione”.
Varie sono le problematiche relative alla mobilità delle persone con disabilità che arrivano sul tavolo del Difensore civico. Quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ricorda Gardini, “è uno dei temi più rilevanti sui quali la Difesa civica si è sempre impegnata e continuerà a farlo”.
(Cristian Casali)