Intensificare, in occasione del ventennale della Legge 219/2005, la campagna regionale di sensibilizzazione a favore delle donazioni di sangue, plasma e piastrine, promuovendo nel contempo anche interventi nelle scuole, nelle università e nei luoghi di aggregazione sportiva, finalizzati a diffondere fra le nuove generazioni la cultura della donazione.
È l’impegno, rivolto alla giunta regionale, contenuto in una risoluzione a prima firma di Gian Carlo Muzzarelli (Pd) e sottoscritta anche dai colleghi di partito Lodovico Albasi, Maria Costi, Elena Carletti, Ludovica Carla Ferrari, Paolo Calvano, Luca Giovanni Quintavalla.
“A vent’anni dall’approvazione della Legge 219/2005, il sistema trasfusionale italiano continua a rappresentare un modello riconosciuto a livello europeo per sicurezza, tracciabilità e gratuità – spiegano i consiglieri e le consigliere -, mentre la rete trasfusionale regionale garantisce livelli di sicurezza e qualità fra i più elevati nel Paese grazie alla collaborazione consolidata tra servizio sanitario regionale e associazioni di volontariato”.
“Nel 2024 – va avanti poi Muzzarelli -, la Regione aveva confermato la propria autosufficienza per il sangue intero, con 211.441 unità raccolte, dando anche un contributo determinante all’autosufficienza nazionale. Tuttavia, i dati del 2025 rilevano un calo delle donazioni di sangue intero pari a -7,94% (14.915 contro 16.202 unità del 2024) nel primo semestre e un trend negativo nelle donazioni di piastrine con -35 unità nel medesimo periodo, mentre si registra un aumento delle donazioni di plasma del +9,3%”.
Una situazione, secondo Muzzarelli, che se dovesse proseguire “potrebbe nel medio periodo generare criticità nell’approvvigionamento, soprattutto nei periodi caratterizzati da maggiori richieste ospedaliere: l’incremento della raccolta di plasma rappresenta un dato positivo, ma non sostitutivo rispetto alla necessità di garantire un equilibrio complessivo nella disponibilità di emocomponenti”.
Nell’atto di indirizzo, si evidenziano anche le sfide da affrontare nel prossimo futuro, come l’invecchiamento della popolazione donatrice e il calo dei giovani donatori che porta, pertanto, alla necessità di ampliare la consapevolezza pubblica sul valore del dono come atto di solidarietà e partecipazione civica. Muzzarelli pone l’accento anche sul fatto che, negli ultimi anni, si sia registrata “una crescente partecipazione di cittadini di origine straniera alla donazione di sangue e plasma, fenomeno favorito dall’inserimento sociale e lavorativo delle nuove comunità: tale tendenza, se adeguatamente sostenuta, può rappresentare un fattore strategico per ampliare la platea dei donatori”.
Da qui l’atto di indirizzo con il quale si chiede alla giunta di potenziare le campagne di sensibilizzazione, in accordo con le associazioni di donatori, ma anche di facilitare l’organizzazione delle “giornate del dono” (in collaborazione con imprese, enti pubblici e università). Infine, si chiede di predisporre iniziative rivolte alle comunità straniere e ai nuovi cittadini, al fine di ampliare la platea dei donatori e favorire inclusione e coesione sociale.
(Brigida Miranda)



