Sanità e welfare

Bologna, FdI: “Sbagliata la scelta delle pipette per il crack, la Regione prenda posizione”

La risposta in commissione dall’assessore Massimo Fabi: “Gli interventi di riduzione del danno sono inclusi nei livelli essenziali di assistenza, in coerenza con il piano nazionale sulla materia, e anche la distribuzione di pipe è un metodo, fra i tanti, consigliato: non si aumenta l’uso di sostanze, si tutela invece la salute dei consumatori, anche per prevenire la diffusione di malattie infettive”

“Dissociarsi formalmente dalla decisione del Comune di Bologna sulla distribuzione di pipe per il consumo di crack, un’iniziativa non coerente con i principi della prevenzione e della tutela della salute pubblica”.

La richiesta alla giunta regionale arriva da Marta Evangelisti, Fausto Gianella, Giancarlo Tagliaferri, Alberto Ferrero, Nicola Marcello, Priamo Bocchi di Fratelli d’Italia con un’interrogazione discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Giovanni Gordini, in sostituzione di Gian Carlo Muzzarelli).

I sei consiglieri vogliono sapere dall’esecutivo “se l’Ausl di Bologna sia stata coinvolta, direttamente o indirettamente, nell’iniziativa”.

Evangelisti in commissione evidenzia che “in regione c’è un significativo aumento del consumo di crack, specialmente nei contesti urbani a forte disagio sociale”. Prosegue: “Con l’iniziativa bolognese si corre il rischio di legittimare indirettamente il consumo di crack, con un potenziale effetto normalizzante sull’uso di sostanze stupefacenti”. Aggiunge la consigliera: “Inoltre, l’impiego di risorse pubbliche per la distribuzione di strumenti destinati al consumo di droga solleva forti perplessità etiche”.

I consiglieri chiedono poi all’esecutivo regionale “di attivare un monitoraggio regionale sul fenomeno del consumo di crack, valutando l’impatto delle politiche di ‘riduzione del danno’ e garantendo una cornice operativa omogenea e scientificamente fondata per tutte le realtà del territorio”.

La risposta arriva in commissione dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Gli interventi di riduzione del danno sono inclusi nei livelli essenziali di assistenza, in coerenza con il piano nazionale sulla materia, e anche la distribuzione di pipe è un metodo, fra i tanti, consigliato. Non si aumenta l’uso di sostanze, si tutela invece la salute dei consumatori, anche per prevenire la diffusione di malattie infettive”.

La replica di Evangelisti: “Non sono soddisfatta della risposta, Bologna ha il primato in Italia per l’uso di sostanze stupefacenti, serve più attenzione nella scelta delle modalità di contrasto alla droga”.

(Cristian Casali)

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