“Chiarire i dettagli dell’operazione di distribuzione delle pipe per il crack nel territorio parmigiano”.
La richiesta arriva da Priamo Bocchi e Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia con un’interrogazione, rivolta alla giunta regionale, discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Giovanni Gordini, in sostituzione di Gian Carlo Muzzarelli).
I due consiglieri vogliono poi sapere dall’esecutivo regionale “quale sia il giudizio politico in merito a questa iniziativa, anche alla luce dell’incremento del consumo di crack nel territorio”.
Il sollecito di Tagliaferri in commissione: “Serve sospendere l’iniziativa e aprire una riflessione più ampia sulle modalità con cui attuare politiche di prevenzione e contrasto alle dipendenze, orientate al recupero e alla cura dei soggetti fragili piuttosto che al sostegno passivo dell’uso di sostanze”. Prosegue: “Quella della distribuzione delle pipe non è una sperimentazione ma un sistema consolidato, ce lo dicono i dati provincia per provincia”. Conclude: “La vera riduzione del danno si misura dalle vite tolte dalla strada”.
La risposta arriva in commissione dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Sul tema della riduzione del danno sono diversi gli interventi intrapresi, sottolineo che le pipe si distribuiscono a chi già fa uso di crack, le scelte che facciamo sono condivise dall’Europa e dal governo nazionale”. Prosegue: “Quella della droga è una piaga sociale, serve rispondere assieme, a Parma il consumo da cocaina e crack è aumentato, sono previsti percorsi terapeutici molto diversi tra loro, l’obiettivo è quello dell’astensione dal consumo, noi cerchiamo di agganciare tutti”.
La replica di Tagliaferri: “Non sono soddisfatto della risposta, c’è la volontà di dialogo, ma deve arrivare da ambo le parti, lasciando da parte le motivazioni ideologiche”.
(Cristian Casali)



