Fondi straordinari per i ristori per 160 milioni di euro. Fondi per il turismo e il sostegno alle imprese con investimenti pari a 35,5 milioni, che avranno un forte “effetto volano” per il sistema economico.
La Commissione Economia, presieduta dal Vicepresidente Gabriele Delmonte, ha discusso e approvato il “pacchetto Bilancio” (Rendiconto, assestamento, collegato e Defr): una manovra complessiva da 500 milioni di euro in cui spiccano le “voci” a sostegno di un sistema produttivo duramente colpito da questo anno e mezzo di pandemia e di chiusure a singhiozzo.
A sostenere e dimostrare la bontà del provvedimento è la relatrice di maggioranza Manuela Rontini (Pd) che ha ribadito come “la Regione ha agito con fermezza tanto nella fase del sostegno alle imprese, per far fronte alle chiusure imposte dalla necessità di contenere il Coronavirus, quanto nella fase della ripartenza”. Rontini ha anche ribadito la voci di spesa e le iniziative realizzate per il sistema delle imprese e il territorio, in particolare l’attenzione manifestata dall’amministrazione regionale per l’Appennino. Per l’altro relatore di maggioranza, Luca Sabattini (Pd), “occorre pensare a una ripartenza in sicurezza che non ci riporti ai mali precedenti alla pandemia e l’Emilia-Romagna può crescere molto, facendo da traino alla ripresa dell’intero Paese. Dobbiamo operare per la transizione ecologica, il superamento del divario digitale e le diseguaglianze di genere, dobbiamo favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e sostenere il turismo che è stato duramente colpito dal Coronavirus”. Sabattini ha elogiato “la nuova politica messa in campo dall’Unione europea con il superamento della rigidità della politica del rigore del ‘fiscal compact’, dandoci quella grande opportunità che sono il Recovery e i copiosi finanziamenti europei di cui tutti hanno potuto beneficiare”.
Di tutt’altro parere il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) che ha sottolineato i limiti dei provvedimenti proposti dalla Giunta, invitando a cercare proposte nuove e più favorevoli al sistema imprenditoriale. “Serve un nuovo patto per la sburocratizzazione e la semplificazione amministrativa”, insiste Bargi, chiedendo uno scatto nella capacità amministrativa del centrosinistra al governo dell’Emilia-Romagna. “Bisogna dare le risorse anche direttamente ai Comuni e non solo alle Unioni”, spiega il leghista, che ha anche presentato alcuni emendamenti del Carroccio, fra i quali richieste di interventi a favore del turismo, di una revisione della proposta della Giunta di creare un distretto turistico unico Bologna-Modena (“Sul turismo nella Motor Valley, Modena non può diventare la succursale di Bologna, ma va legata a Reggio Emilia e a Ferrara”) e altri impegni per enti locali e imprese. Bargi ha criticato anche la gestione dei ristori e ha chiesto “di prevedere interventi mirati per quelle filiere, come discoteche, commercio ambulante e agenti di commercio, che fino ad oggi non hanno beneficiato di un sostegno sufficiente o addirittura non hanno avuto ristori”.
Sul rendiconto il relatore di minoranza Marco Mastacchi (Rete Civica) ha sottolineato i disservizi emersi nella gestione dei ristori (“In linea di principio sono una misura che va bene, ma abbiamo avuto ritardi nella gestione dei codici Ateco”) e ha ribadito la necessità di accelerare sul tema infrastrutture (“Troppi ritardi, per migliorare la vita a cittadini e imprese si deve passare alla fase attuativa: serve una corretta filiera tra la progettazione- spesso bellissimi ‘libri dei sogni’- e la fase della realizzazione”). Da Mastacchi anche critiche al “piano Irap” per l’Appennino e ha chiesto più attenzione alla montagna e alle aree interne a partire dalla viabilità e dalla copertura telematica dell’Appennino.
(Luca Molinari)