La notizia dell’imminente chiusura, a Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, della filiale della Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna, unico sportello bancario presente nel paese, richiama l’attenzione di Andrea Galli (Fi), che, in un’interrogazione, chiede alla Regione di aprire un confronto istituzionale con la direzione della banca al fine di evitare la chiusura della filiale, servizio fondamentale per residenti, imprenditori e turisti.
A Bagno di Romagna – evidenzia il consigliere – sorge una delle stazioni termali più importanti dell’Emilia-Romagna: per dimensione (tre stabilimenti), per presenze (seconda in regione) e per capacità ricettiva (oltre 1.500 posti letto). Pertanto, – rimarca il capogruppo – la chiusura della filiale arrecherebbe notevoli disagi ai residenti (circa 1.200), alle attività commerciali, alberghiere e termali nonché ai tanti turisti, costretti a percorrere alcuni chilometri di strada per eseguire le operazioni bancarie presso uno degli sportelli bancari presenti nella cittadina di San Piero in Bagno.
Nel caso in cui la Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna ritenesse irrevocabile la chiusura della filiale, Galli domanda all’esecutivo regionale “se si intenda avviare una riflessione con le direzioni degli istituti bancari che hanno filiali a San Piero in Bagno per spostare a Bagno di Romagna uno degli sportelli bancari presenti”.
(Luca Govoni)