Presentato in commissione Politiche economiche (presieduta da Manuela Rontini) il programma annuale consortile 2021 (Pac) di ArtER, la società consortile dell’Emilia-Romagna nata per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del sistema territoriale.
Sono cinque gli obiettivi strategici della Pac: rilanciare l’ecosistema regionale, supportare l’innovazione e la competitività del sistema produttivo, creare l’Emilia-Romagna skills hub, rafforzare il posizionamento della regione a livello europeo e curare il posizionamento del brand ArtER. Per quanto riguarda i presidi tematici e trasversali della Pac tra gli ambiti prioritari sono stati inseriti quello agroalimentare, l’edilizia e le costruzioni, le industrie culturali e creative e la meccatronica motoristica.
La consigliera del Partito democratico Palma Costi ha sottolineato la “lungimiranza” della scelta fatta dalla Regione di “investire sull’economia della conoscenza” e ha rimarcato come il programma annuale consortile, presentato da ArtER, si inserisca in questo solco tracciato “più di 30 anni fa”. Una decisione, ha sottolineato la dem, che “ci ha permesso di avere uno dei sistemi di innovazione e ricerca più avanzati d’Europa connesso con tutti i player mondiali. L’innovazione che in questa Regione si è cercato di sostenere negli anni, oggi viene rilanciata dalla Giunta attraverso ArtER con la strategia di specializzazione intelligente”. La consigliera ha inoltre messo in evidenza l’importanza di “conoscere questo strumento” perché “oggi siamo di fronte a cambiamenti epocali. Innovazione, ricerca e intelligenza umana- ha continuato- sono gli elementi che permettono alla Regione di cogliere sfide inimmaginabili e di vincerle”.
Federico Amico, consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa, si è detto colpito dalla presenza, tra i quindici ambiti tematici, di punti dedicati “alle innovazioni sociali” e “dell’inclusione e coesione”. Questo perché, ha spiegato, “sono elementi che non possono essere lasciati al buon cuore dei soggetti che ci lavorano ma devono essere preparati e innovati al meglio in modo da dare risposte al mercato del lavoro. Sono passaggi importantissimi per accompagnare lo sviluppo e la trasformazione dei servizi che hanno a che fare con il benessere e la cura della persona. Un’economia della conoscenza che sull’innovazione sociale punta l’attenzione e la mette al centro delle traiettorie credo che sia fondamentale”.
Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, ha messo l’accento sul ruolo che dovrebbe avere ArtER: “Deve stare a contatto con i sindaci e con il territorio”, ha sottolineato. “Questa società ha un compito importantissimo- ha continuato- e l’Assemblea ha un ruolo di controllo sul suo operato. Dovremmo ritrovarci di più in commissione, perché così facendo questo modo di lavorare potrebbe diventare uno strumento operativo importante”.
Infine, in chiusura di commissione, è intervenuto anche l’assessore Vincenzo Colla: “ArtER è il soggetto che deve trasformare in concretezza la programmazione della Giunta. È il soggetto primario di relazione con il nostro tessuto di ricerca e innovazione. Ha alcuni asset fondamentali: la digitalizzazione, la sostenibilità economia e sociale, il new deal del sapere e della cultura e la relazione con i soggetti firmatari del Patto per il lavoro e per il clima”. E sul rapporto che ArtER deve avere con il territorio ha aggiunto: “Il patto per il lavoro e per il clima deve essere realizzato attraverso una serie di patti territoriali”.
(Andrea Perini)