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Economia. Settore wedding in crisi, Lega: aiuti economici per chi si sposerà nel 2020

I leghisti propongono anche campagne di promozione turistica con bonus per gli stranieri che sceglieranno di celebrare le nozze in Emilia-Romagna

Incentivi dalla Regione per le future coppie che decideranno di celebrare matrimoni quest’anno. Lo chiede la Lega in un’interrogazione alla Giunta, con Fabio Bergamini primo firmatario insieme a Maura Catellani, Michele Facci, Daniele Marchetti, Emiliano Occhi, Valentina Stragliati, Simone Pelloni, Matteo Montevecchi, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Andrea Liverani, Fabio Rainieri, Matteo Rancan e Massimiliano Pompignoli. L’obiettivo è quello di scongiurare l’affossamento di un settore che lascerebbe dietro di sé migliaia di operatori” che non hanno potuto svolgere il loro lavoro per l’emergenza sanitaria. L’indotto complessivo del settore Wedding – spiegano i leghisti – è di circa 40 miliardi sul territorio nazionale, con un numero di addetti che si aggira intorno a 100 mila unità. Il volume di affari si compone dei 600 milioni del settore degli abiti da sposa e cerimonie, 800 milioni derivanti dalla produzione di bomboniere, 400 milioni provenienti dall’attività di fotografi e cineoperatori, 440 milioni di euro per le cosiddetti “Wedding Destination”. “Si calcola che siano stati circa 17 mila i matrimoni rimandati o momentaneamente annullati per lo stop dei mesi di marzo e aprile alle cerimonie religiose e, successivamente, alle limitazioni come numero di partecipanti” si legge nell’atto. “Le previsioni- continua il Carroccio- parlano di un rinvio al 2021 di circa il 90 per cento dei matrimoni programmati”. Da qui, l’idea di “offrire incentivi a fondo perduto da destinare alle coppie che decidessero di convolare a nozze nel corso del 2020 sotto forma di sgravi per l’abbattimento dei costi vivi come affitti di location, wedding planner, attività ristorative e di catering”. A seconda della spesa, “l’incentivo potrebbe essere proporzionato ai costi effettivamente sostenuti e rendicontati fino a un massimo di 1.000 euro” è la proposta. Per risollevare invece il settore Wedding Destination, i leghisti propongono campagne di promozione turistica, prevedendo, ad esempio, un apposito bonus per gli stranieri che sceglieranno di celebrare le nozze in Emilia-Romagna. Infine, la Lega chiede “contributi anche per calmierare i costi delle ville di proprietà comunale di alcune località dell’Emilia-Romagna, i cui regolamenti prevedono un prezzo maggiorato del 40-50 per cento sul canone di affitto giornaliero nel caso in cui i futuri sposi non risultino residenti nel comune specifico”. (Francesca Mezzadri)  “

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