Governo locale e legalità

EDILIZIA. PD: UFFICI REGIONE IN DIFFICOLTÀ A SVOLGERE FUNZIONI SISMICHE PER I COMUNI

Quattro consiglieri parlano di “ridotto organico” e chiedono di “risolvere il problema”

La difficoltà, da parte delle strutture tecniche regionali, nel prestare supporto ai Comuni che hanno scelto di non esercitare le funzioni in materia di rischio sismico in maniera autonoma entro il termine previsto dalle norme (60 giorni), a causa del “ridotto organico regionale dedicato alle attività istruttorie e dell’enorme carico di lavoro”, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Alessandro Cardinali, primo firmatario, Gian Luigi Molinari, Marcella Zappaterra e Manuela Rontini (Pd).

Dal 2012 – si legge nell’atto ispettivo – la Regione ha semplificato i procedimenti in materia sismica, adottando la Modulistica unificata regionale (Mur) per gli atti richiesti dalla legge regionale per la riduzione del rischio sismico. Chiunque intenda eseguire lavori di nuova costruzione, di recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione di edifici privati, opere pubbliche o di pubblica utilità nonché altre costruzioni, comprese le varianti sostanziali ai progetti presentati, deve richiedere l’autorizzazione a costruire, il cui termine per l’approvazione è fissato in 60 giorni dalla presentazione della domanda.

I consiglieri, pertanto, chiedono alla Giunta regionale “se sia a conoscenza del problema, quale sia il motivo dell’allungamento dei tempi delle istruttorie e quali iniziative intenda intraprendere per risolvere il problema”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Luca Govoni)

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