Allargare la platea di beneficiari del super bonus 110% anche alle strutture ricettive e alberghiere, per favorire un settore particolarmente colpito dalla pandemia e aiutare la svolta green del “comparto turistico e la qualificazione del patrimonio edilizio nelle realtà a più alta vocazione turistica”. Vengano promosse, nella Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, iniziative congiunte con Enti locali e associazioni. Si approfondiscano, inoltre, con Enti locali e imprenditori, analisi tecniche “per sostenere l’adozione di un provvedimento di questa natura, coordinandolo con gli altri strumenti di incentivazione esistenti” e si proseguano gli approfondimenti per concedere finanziamenti, anche con accordi con Banca europea per gli investimenti (Bei) e Cassa depositi e prestiti (Cdp), per la qualificazione e il recupero delle strutture ricettive.
E’ il contenuto della risoluzione presentata dalla consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) per estendere i benefici del superbonus ad altre categorie.
Si tratta di un’esigenza, afferma Piccinini, ripresa anche dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale e da quello di Rimini, Andrea Gnassi, finalizzata a riqualificare il patrimonio alberghiero, ammodernandolo e rendendolo più efficiente nonché “riducendone l’impatto energetico abbattendone i costi di gestione”. La richiesta degli Enti locali è stata sostenuta dall’Ance e dall’assessorato regionale al Turismo “in considerazione dell’importanza dello strumento per fare riprendere significativi investimenti nel settore, per la qualificazione delle strutture e per innalzare il livello qualitativo e la sostenibilità del sistema di accoglienza in Emilia-Romagna”.
(Gianfranco Salvatori)