È la pedagogista reggiana Claudia Giudici la nuova Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza. Succede a Clede Maria Garavini.
Eletta dall’Assemblea legislativa (con 40 voti), resterà in carica per cinque anni.
Dal 1995 al 2007 ha occupato il ruolo di pedagogista nell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, di cui è stata presidente dal 2009 al 2016. A febbraio 2016 è stata nominata presidente di Reggio Children, istituto in cui è attiva dal 1996, occupandosi di ricerca e formazione, area di cui è responsabile dal 2007 (è stata Consigliere nel Board dal 2011). Ha coordinato, partecipato e collaborato a progetti di ricerca con università, tra cui l’Università di Harvard (Usa), l’Università del New Hampshire (Usa), l’Università di Chicago (Usa), l’Università di Bicocca di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università degli Studi di Parma (in particolare negli ambiti della didattica e dei processi di apprendimento dei bambini, della valutazione in campo educativo, della documentazione pedagogica e della partecipazione delle famiglie). Ha poi fatto parte di un gruppo del ministero dell’Istruzione e dell’università per la valutazione e la riforma dei servizi per bambini da 2 a 3 anni. Ha anche partecipato a un gruppo di lavoro per la riforma della legge per i servizi educativi 0-6 anni. Come docente a contratto è titolare dell’insegnamento di Psicopedagogia nell’ambito del corso di laurea Scienze e tecniche psicologiche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Relatrice a conferenze, seminari e corsi di aggiornamento professionale in Italia e all’estero, è autrice di numerosi articoli e saggi pubblicati su riviste nazionali e internazionali.
Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza è organo a tutela dei minori: ha il compito di garantire il rispetto e la piena attuazione dei diritti e degli interessi dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze presenti sul territorio regionale, in base a quanto sancito nella convenzione Onu sui diritti dell’infanzia del 1989. Si impegna a difendere il diritto che i minori hanno di essere protetti da ogni forma di maltrattamento, violenza, negligenza e abuso fisico o mentale.
È il parmigiano Roberto Cavalieri il nuovo Garante regionale delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà personale. Succede a Marcello Marighelli.
Eletto dall’Assemblea legislativa (con 43 voti), resterà in carica per cinque anni.
Dal 2014 è garante comunale per i diritti dei detenuti a Parma, una realtà carceraria in cui è presente il regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro. L’incarico a Parma è stato assegnato a Roberto Cavalieri dopo che lo stesso aveva ricoperto l’incarico di coordinatore dello Sportello informativo e di mediazione linguistico-culturale rivolto ai detenuti. Ha svolto poi attività di consulenza in ambito penale per diversi soggetti istituzionali, compresi gli Istituti penitenziari di Parma. Ha anche collaborato, nell’ambito della formazione, con il ministero della Giustizia per l’attuazione di progetti collegati all’inclusione sociale del detenuto. Si è occupato, inoltre, di cooperazione internazionale, collaborando anche con la Caritas. Si è laureato in Scienza della terra all’Università di Parma.
Il Garante delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà personale è un istituto a tutela dei detenuti. È un organo autonomo e indipendente che concorre a garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone private della libertà personale, favorendone il recupero e il reinserimento nella società. L’intervento del garante è aperto a tutti gli adulti e ai minori (italiani e stranieri) presenti sul territorio regionale ristretti o limitati nella loro libertà personale.