Emergenza coronavirus. Barcaiuolo (Fdi): incentivare consegna farmaci a domicilio

La distribuzione per conto (Dpc) dei farmaci permette la consegna a domicilio di farmaci ed è uno strumento utile soprattutto per gli anziani, che potranno ricevere farmaci salvavita, come le eritropoietine, senza affollare le sale d’attesa degli ospedali. Sarebbe questo il momento di sfruttarla al massimo anche a Modena e provincia, come stanno facendo altre province in Emilia-Romagna”, sostiene Michele Barcaiuolo (Fdi) in un’interrogazione con cui sollecita la Giunta, in piena emergenza coronavirus, a incentivare in maniera capillare questa modalità di distribuzione di farmaci. “A Modena e nella sua provincia spesso pare quasi si voglia tenere nascosta la Dpc, forse per timore di non potersi poi vantare, nonostante quanto sta accadendo, di aver mantenuto bassa la spesa farmaceutica”, attacca Barcaiuolo. “Costringere, però, persone anziane a entrare in ospedale per approvvigionarsi dei farmaci a loro necessari quando potrebbero agevolmente ritirarli nella farmacia sotto casa (o addirittura avere la consegna a domicilio) è, in questa situazione di rischio contagio, eticamente inaccettabile”. L’accordo regionale sulla Dpc, infatti, prevede la consegna di farmaci a “pacchetti” di trattamento, monitoraggio dell’aderenza terapeutica, fornitura dei vaccini ai medici e consegna a domicilio dei farmaci. “Sebbene nella nuova lista unica regionale per la consegna farmaci in Dpc vi siano fra i nuovi inserimenti le eritropoietine, sembrerebbe in realtà che in seguito sia stata di fatto vietata la Distribuzione per Conto dei suddetti farmaci” rimarca il consigliere. Per questo l’esponente di Fdi chiede alla Giunta “di fare chiarezza sulla situazione, di comunicare quanti farmaci contenenti eritropoietine siano stati consegnati tramite la Dpc a Modena e provincia e quali siano i dati della distribuzione per conto in Regione, suddivisi per provincia”. “