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Emergenza coronavirus. Barcaiuolo (Fdi): “no ripresa del lavoro per operatori positivi ma asintomatici”

Il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale “se si sia già provveduto a rettificare formalmente la direttiva che prevede la ripresa del lavoro per operatori sanitari positivi ma asintomatici”

È Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia a intervenire, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, sulla direttiva trasmessa dalla Regione Emilia-Romagna alle aziende ospedaliere il 20 marzo scorso nella quale si leggeva, tra le altre cosa, “alla voce ‘test per screening’, di prevedere il tampone con cadenza quindicinale a tutti gli operanti sanitari in aree Covid-19 al fine di definire le dimensioni delle forze lavoro in campo, nell’ottica di proporre, su base volontaristica, la ripresa del lavoro ai soggetti positivi ma asintomatici”. In seguito alle lamentele espresse dai sindacati, spiega il consigliere, “l’assessore Donini e il commissario Venturi si sono apprestati a negare quanto affermato dalla direttiva”. Peraltro, rimarca, “lo Snami, il sindacato autonomo dei medici, ha contestato il presupposto per cui gli asintomatici non sarebbero contagiosi, come peraltro affermato anche dal professor Sergio Romagnani, ordinario di Immunologia clinica dell’Università di Firenze”. Così come, evidenzia il politico, “le direttive nazionali prevedono la sospensione delle attività per gli operatori risultati positivi al virus”. Barcaiuolo chiede quindi chiarimenti all’esecutivo regionale, e, in particolare, vuole sapere “se non sia pericoloso diffondere direttive che, per citare Venturi, possono ‘effettivamente aver generato confusione’ in un momento d’emergenza come quello attuale”. Chiede poi “se si sia già provveduto a rettificare formalmente quanto diffuso”.

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