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Emergenza coronavirus, Gibertoni (M5s) chiede di tutelare le persone con disabilità grave

“Introdurre forme di sostegno concreto alle famiglie, anche per le difficoltà causate dalla chiusura dei centri diurni per persone con disabilità grave e dall’interruzione dei percorsi educativi e scolastici per bambini e adolescenti con la sindrome dello spettro autistico”

“Assicurare strumenti di tutela per le persone con disabilità grave, in modo particolare nei confronti delle persone con disabilità intellettivo relazionale, non collaboranti e con disabilità non autosufficienti (con più attenzione per quelle che presentano una scarsa protezione da parte della rete familiare)”. A chiederlo, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni (M5s). In caso di isolamento domiciliare di queste persone, spiega la consigliera, “è indispensabile individuare figure assistenziali di riferimento per l’applicazione, su indicazione del personale sanitario, delle necessarie terapie per la gestione delle condizioni di salute e delle consuete attività di vita”. Allo stesso tempo, rimarca, “occorre approntare specifiche indicazioni e protocolli per gestire situazioni che necessitano di ricovero in strutture sanitarie esterne, in reparti di terapia intensiva o preintensiva, specie per le persone non collaboranti”. La pentastellata richiede quindi, in questa fase emergenziale, di “introdurre forme di sostegno concreto alle famiglie”. Anche per le difficoltà, sottolinea poi, “causate dalla chiusura dei centri diurni per persone con disabilità grave e dall’interruzione, particolarmente problematica, dei percorsi educativi e scolastici per bambini e adolescenti con la sindrome dello spettro autistico”. Garantendo, prosegue, “ai bimbi e agli adolescenti con disabilità intellettivo relazionali la didattica a distanza (con la presenza dell’insegnante di sostegno o dall’assistente specialistico)”. E ancora, aggiunge, “predisponendo piani domiciliari per le persone che non frequenteranno i centri diurni di riabilitazione”.

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