Emergenza coronavirus. Lega: “Direzione Ausl Romagna ‘silenzia’ i dipendenti, Regione faccia chiarezza”

Un’ingiusta minaccia verso i dipendenti dell’Ausl e una forte limitazione del loro diritto di espressione”. Sono queste le valutazioni, riportate in un’interrogazione depositata oggi, che Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli e Matteo Montevecchi (Lega) esprimono sul presunto invio di una lettera ai dipendenti degli ospedali romagnoli firmata dal direttore generale dell’Ausl Romagna, nella quale verrebbero esortati a non scrivere commenti sui social riguardo alle varie situazioni avvenute durante questo periodo di emergenza per il Covid-19. La notizia, spiegano i consiglieri nell’atto ispettivo, è stata data giovedì scorso, era il 19 marzo, da Dagospia, il sito fondato e diretto da Roberto D’Agostino, che ha riportato anche altri passaggi del testo del direttore generale come quelli in cui avrebbe invitato i dipendenti a essere “molto prudenti”, a “evitare esternazioni troppo dettagliate o tecniche”, e di “limitarsi comunque nella diffusione di notizie legate al lavoro”. Lettera che, per i leghisti, “se fosse veramente stata inviata, risulterebbe come un’ingiusta minaccia verso i dipendenti. Il personale sanitario, in questo grave periodo, andrebbe elogiato e premiato per l’encomiabile lavoro che svolge quotidianamente e non minacciato. Per fronteggiare questa pandemia, il personale sanitario di tutta la regione è in prima linea. Gli infermieri e i medici lavorano incessantemente, subendo un forte stress e rischiando più di tutti di venire a loro volta contagiati dal virus”. Per questo, gli esponenti del Carroccio, chiedono alla Giunta di “avere una copia della lettera” e, “nel caso in cui tutto risultasse vero, se intende prendere provvedimenti verso il dirigente”. “