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Emergenza coronavirus. Lisei (Fdi): Regione sostenga anche asili privati

“Risorsa importante per supplire alla carenza di posti nelle strutture pubbliche, tanto da consentire la riduzione di liste d’attesa e l’erogazione di servizi indispensabili sia a fini educativi che sociali”

Stanziare risorse regionali per aiutare gli asili nido privati a superare l’emergenza Coronavirus. La richiesta è contenuta in un’interrogazione alla Giunta a firma di Marco Lisei (Fdi). “Il Sistema integrato pubblico-privato nel settore dei Servizi educativi alla prima infanzia, che negli ultimi anni si sta sempre più consolidando, rappresenta un’importante risorsa per le famiglie, che possono iscrivere i propri figli a nidi d’infanzia privati convenzionati e/o in concessione con i Comuni, risorsa importante per supplire alla carenza di posti nelle strutture pubbliche tanto da consentire la riduzione di liste d’attesa e l’erogazione di servizi indispensabili sia a fini educativi che sociali”, spiega il capogruppo, che sottolinea come, a seguito del decreto Cura Italia, “la Regione Emilia-Romagna dovrà definire gli indirizzi di destinazione dei fondi collegati a tale emergenza: sarebbe equo che venissero stanziati fondi per sostenere il pagamento delle rette delle famiglie con bambini iscritti agli asili nido privati convenzionati o in concessione. Da qui le richieste di Lisei all’amministrazione regionale: “riservare anche agli asili nido privati convenzionati o in concessione con i Comuni di tutto il territorio regionale risorse così come stanziate per gli asili nido comunali per far sì che anche queste strutture, ad oggi fondamentali per sopperire alle richieste delle famiglie, possano far fronte alla situazione di grave difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19; intervenire presso i Comuni, per quanto di propria competenza, affinché venga assicurata l’erogazione dei contributi stabiliti nelle convenzioni anche relativamente ai mesi di chiusura forzata; garantire a tutte le strutture private, sia convenzionate che non convenzionate, un contributo straordinario per la mancata riscossione delle rette relative ai mesi di chiusura forzata e prevedere, per tutto il periodo di chiusura forzata, ammortizzatori sociali anche per i dipendenti di strutture private con un numero di dipendenti inferiore a 5, garantendo la copertura dell’80% della retribuzione”. “

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