La Regione Emilia-Romagna aggiorna il Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico 2023 (Paver) inserendo immobili che rientrano nel patrimonio agro-silvo-pastorale attraverso apposite convenzioni con l’Unione di Comuni della Romagna Forlivese e della Valle Savio e con l’Unione della Romagna Faentina.
“Una modifica che fa seguito alle richieste dei soggetti gestori dei beni regionali alienabili, poiché ritengono ci siano le condizioni per venderli”, ha spiegato l’assessore al Bilancio e Patrimonio Paolo Calvano nell’informativa in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli.
Nello specifico, per quanto riguarda l’Unione Romagna Forlivese e Valle del Savio si tratta di quattro fabbricati ai margini della proprietà e al di fuori del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, serviti da strade e piste aperte a tutti, con priorità per i fabbricati sede di attività produttive (agricole o turistiche); otto fabbricati in aree già interessate da interventi di recupero e valorizzazione; otto terreni agricoli o a vocazione agricola in aree marginali rispetto alla proprietà demaniale e frustoli di terreni a confine con terreni privati per una migliore gestione dei confini. Gli edifici e i terreni si trovano nei comuni di Bagno di Romagna, Galeata, Portico San Benedetto, Premilcuore, Santa Sofia e Verghereto in provincia di Forlì-Cesena.
Per l’Unione Romagna Faentina si tratta di un fabbricato a Brisighella che necessita di un ingente intervento edilizio per consentirne l’uso in concessione e una possibile valorizzazione economica a seguito di informali interessamenti legati alle caratteristiche dell’immobile per posizione panoramica e facile raggiungibilità.
(Lucia Paci)



