Domani, 4 marzo, la torre dell’Assemblea legislativa si illumina di viola in occasione della Giornata mondiale di lotta al papilloma virus Hpv.
Infatti, il 4 marzo di ogni ricorre la Giornata mondiale contro l’HPV (Infezione da Papilloma Virus Umano), responsabile di una fra le più diffuse infezioni a trasmissione sessuale sia nella popolazione femminile che in quella maschile e che può contrarsi anche per contatto con superfici contaminate o, durante il parto, da madre a neonato. L’HPV è la causa principale del cancro della cervice uterina nella donna, ma anche di patologie neoplastiche dell’ano, del cavo orale e dell’orofaringe e della sfera genitale maschile. Gli obiettivi definiti dall’OMS per il periodo 2020-2030 prevedono il cosiddetto “90-70-90 Approach”, ovvero: il 90% delle ragazze vaccinate con ciclo completo entro i 15 anni di età, il 70% di donne sottoposte a screening utilizzando un test ad alta performance entro i 35 anni e poi nuovamente entro i 45 anni e il 90% di donne identificare con malattia cervicale trattate e con un accesso ad un adeguato follow-up. Questa strategia, fondata su interventi basati sulle evidenze, è anche costo/efficace a livello mondiale e consentirà di pensare al tumore alla cervice come una malattia del passato.