La Giunta si impegni “ad azzerare l’addizionale regionale riguardante l’accisa sul gas naturale per contribuire a sostenere, nello straordinario picco di costo di materie prime, specialmente energetiche, famiglie, imprese e cittadini”.
La richiesta è della capogruppo di Forza Italia, Valentina Castaldini, che ha presentato una risoluzione. La consigliera, dopo aver ricordato l’aumento delle materie prime nelle ultime settimane e sottolineato gli effetti che queste avranno sui prodotti di diversi settori (alimentari, ma anche prodotti per la cura della persona) indica in 1.500 euro il costo in più che ogni famiglia si troverà a sborsare in un anno.
Castaldini scrive che il decreto legislativo 398 del 1990 permette alle Regioni di riscuotere un’accisa sull’utilizzo di gas naturale usato come combustibile. “L’addizionale regionale della Regione Emilia-Romagna risulta fra quelle più alte a livello nazionale e circa il 30% delle Regioni italiane hanno già eliminato tale addizionale. In media in Emilia-Romagna, il gettito di tale tributo è di oltre 70 milioni di euro. La Lombardia, riporta la consigliera, l’ha abolita nel 2002.
L’effetto di una sospensione avrebbe un effetto immediato “sull’economia delle famiglie e delle imprese emiliano-romagnole”. Infine, Castaldini ricorda come “diversi Consigli Comunali dell’Emilia-Romagna, anche a guida di centro-sinistra, hanno deliberato la richiesta di sospendere l’addizionale regionale all’accisa del gas naturale”.
(Gianfranco Salvatori)