Mitigare gli effetti dei rincari energetici sulle famiglie a basso reddito, prevedendo opportune forme di sostegno al fine di scongiurare il distacco delle forniture.
A chiederlo è un’interrogazione di ER Coraggiosa e Pd sottoscritta dai consiglieri Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), primo firmtario, Francesca Maletti (Pd) e Igor Taruffi (ER Coraggiosa).
“I prossimi mesi non saranno particolarmente miti e, data la situazione pandemica, si raccomanda alle persone di rimanere entro le mura domestiche a causa dei contagi. Procedere al distacco delle utenze per morosità in queste condizioni sarebbe particolarmente negativo: da un lato si chiede ai cittadini di rimanere in casa, dall’altro li si priva di luce e riscaldamento. Fra le misure messe in campo – richiesta a gran voce alle società di vendita anche dalle associazioni dei consumatori – vi è l’introduzione del diritto a una rateizzazione più flessibile rispetto a quella introdotta dal governo”, spiegano i tre consiglieri.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Giunta “se sia intenzione della Regione Emilia-Romagna richiedere ulteriori interventi al governo per affrontare quest’emergenza economica che ha impatto sull’intera società, prevedendo forme di sostegno nei confronti delle famiglie a basso reddito, e se si intenda intervenire anche economicamente per mitigare gli effetti dei rincari per le famiglie a basso reddito, prevedendo anche solo il supporto alla rateizzazione delle bollette al
fine di scongiurare il distacco delle forniture”. Fra le altre richieste c’è quella di sapere “se la Regione sia disposta a favorire un confronto tra associazioni di utenti e multiutility, perché queste accompagnino le famiglie a basso reddito a non interrompere la fornitura: per esempio, allungando i tempi secondo i quali si procede al distacco e prevedendo flessibilità per le rateizzazioni, e se vi sia l’intenzione di promuovere un monitoraggio puntuale dei distacchi operati”.
L’interrogazione chiede anche “se la Regione abbia interesse ad approfondire l’opportunità di mettere a disposizione parte della crescita economica dei bilanci delle multiutility a proprietà pubblica in favore di misure di sostegno alle famiglie a basso reddito e se si possa aprire un confronto con ANCI perché, all’atto del conferimento dei dividendi delle multiutility a proprietà pubblica, i Comuni prevedano l’impiego di una parte di essi a favore di politiche di sostegno per le famiglie a basso reddito”.
(Luca Molinari)