Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): no al ritorno del nucleare, l’Italia ha già scelto

Con un’interrogazione la consigliera chiede all’esecutivo regionale “se intenda far sentire la propria voce in tutte le sedi di confronto per dissociarsi da qualunque tentativo di reintrodurre il nucleare in Italia”

Giulia Gibertoni

Con un’interrogazione Giulia Gibertoni (Misto) chiede all’esecutivo regionale “se intenda far sentire la propria voce in tutte le sedi di confronto per dissociarsi da qualunque tentativo di reintrodurre il nucleare in Italia, prendendo quindi apertamente posizione a tutela di una scelta già fatta, anche dai cittadini emiliano-romagnoli”.

In particolare, la consigliera vuole sapere dall’amministrazione regionale “se giudichi il nucleare un’energia verde e rinnovabile (considerando anche l’impossibile smaltimento delle scorie radioattive) nonché un giusto e innovativo obiettivo della cosiddetta ‘transizione ecologica’”.

“Da intervista rilasciata ieri dal ministro della Transizione ecologica a un noto quotidiano – si legge nell’atto ispettivo – si apprende che il nucleare potrebbe essere riclassificato come ‘energia verde’ dalla Commissione europea. Eventualità che non allarma in nessun modo il ministro che anzi commenta: ‘Questa decisione potrebbe cambiare le strategie di molti paesi. Se cambierà la definizione stessa di energia rinnovabile, lo scenario competitivo tra economie europee cambia. Se succederà, valuteremo il da farsi’”.

Il Paese, conclude Gibertoni, “si è già espresso contro il nucleare con diversi referendum, posizione che le istituzioni italiane dovrebbero far valere in tutte le sedi di confronto nazionali e internazionali (senza aspettare passivamente una decisione sovranazionale a cui sarebbe in ogni caso impossibile adeguarsi dopo che il nucleare è stato bandito dall’Italia)”.

(Cristian Casali)

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