Respinta dall’Aula la risoluzione del Movimento 5 stelle che chiedeva alla Regione di mettere a disposizione dei cittadini impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, come pannelli solari e pompe di calore, da installare sulle coperture delle loro case e utilizzare in comodato d’uso. La proposta, pensata “per aiutare le persone in difficoltà economica, accelerare la transizione energetica, cioè il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, e diffondere la cultura delle energie rinnovabili sul territorio regionale”, ha trovato il voto contrario del Pd, il voto favorevole di M5s, Ln, FI, FdI, Misto-Mns e l’astensione di Si e Prodi-Misto. Il tema è stato portato in Regione dai pentastellati (che sullo stesso tema hanno in cantiere un progetto di legge) dopo il caso, scoppiato a Rimini, del boom di bollette del gas ‘salate’ con importi “molto elevati e sproporzionati rispetto ai consumi medi”.
“C’è una necessità reale da un punto di vista tariffario e ambientale- ha spiegato il M5s in Aula- e chiediamo alla Regione di prenderne atto mettendo in campo azioni semplici e concrete per intervenire in materia di contrasto alla povertà e di sostenibilità ambientale”. Perplessità sulla proposta, invece, da parte dei consiglieri Pd: “Se la Regione non è proprietaria degli immobili, come potrà installare un impianto del genere? Si tratta di un’idea di difficile realizzazione, si dovrebbe procedere con migliaia di autorizzazioni. Cosa intendiamo per ‘persone indigenti’? Siamo lontani da un testo che regga alla prova dei fatti e della normativa”. I democratici si sono detti disponibili però a tornare sul tema in commissione. “Speravamo che oggi si iniziasse un percorso- ha replicato il M5s- ma siamo disponibili a un confronto sui dettagli tecnici in commissione”.
(Giulia Paltrinieri)