No alla procedura autonoma di Fidenza da Parma per anticipare la valorizzazione del ramo gas della propria società in house, San Donnino multiservizi. Lo afferma in un’interrogazione alla giunta Tommaso Foti (Fdi-An) che sprona l’esecutivo regionale a confermare la linea della massima “coesione tra gli enti locali” nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Il quadro di riferimento, ricorda il consigliere di opposizione, è quello del decreto interministeriale 226/2011 che affida la raccolta delle manifestazioni di interesse agli ambiti ottimali, “e il Comune di Fidenza rientra nell’ambito ottimale della Provincia di Parma”.
Foti ricorda che il capoluogo ducale, “quale capofila incaricato dell’espletamento delle procedure di gara in ambito provinciale sta per dare avvio alle stesse, mentre per contro il Comune di Fidenza ha avviato una procedura a manifestazione di interesse verso un partner industriale privato, prossimo al territorio di Fidenza”. Procedura che al consigliere “appare illegittima e, quindi, contra legem proprio in relazione agli obblighi imposti dalle norme”.
Foti chiede dunque alla Giunta regionale se non valuti che gli ambiti ottimali siano “la politica da seguire anche per quanto riguarda il servizio di distribuzione del gas naturale, atteso che una parcellizzazione dello stesso non solo contraddirebbe e contrasterebbe con le norme di legge ma farebbe venire meno lo spirito di coesione tra gli enti locali”. La stessa associazione dei comuni Anci, sottolinea infine il consigliere Fdi-An, è impegnata a supportare le amministrazioni nelle procedure, che una circolare dell’associazione definisce “particolarmente complesse”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cesare Cicognani)