Il Con.Ami, un consorzio composto da “23 Comuni dell’area bolognese, ravennate e fiorentina, nato dalla volontà dei Comuni soci di mantenere il controllo dello sviluppo del territorio e coordinare le politiche ambientali e sociali in ambito locale”, avrebbe perso, “almeno in parte, la propria mission originaria, legata in particolare alla realizzazione e alla modernizzazione delle infrastrutture”.
A sostenerlo è il consigliere Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione in cui chiede alla Giunta regionale di esprimere un parere su quanto segnalato.
Negli anni, scrive Bignami, il ruolo del Con.Ami si è “potenziato”, “oggi agisce come strumento operativo e strategico degli Enti locali, essendo dotato di autonomia amministrativo-finanziaria”, e, comportandosi come “una vera e propria holding, il consorzio si è avventurato anche in operazioni di finanza pura, come la cessione a Hera delle reti gas e teleriscaldamento, nel 2009, che ha consentito di rafforzare la quota azionaria del consorzio dentro Hera s.p.a, quota attualmente pari all’8,66 per cento che fa di Con.Ami il terzo azionista di Hera”.
Da queste operazioni, a parere del consigliere, emergerebbe la “progressiva perdita della mission originaria” del consorzio, le cui politiche, negli ultimi anni, “sembra siano state dettate esclusivamente dal Comune di Imola, socio di maggioranza con il 66,13 per cento” di Con.Ami”.
Bignani segnala anche alcuni episodi che testimonierebbero il “graduale allontanamento dalla mission originaria”, tra cui l’ultima operazione rappresentata “dalla creazione di un ulteriore consorzio all’interno di Con.Ami, chiamato ‘Comunica’, per occuparsi esclusivamente di comunicazione, con uno stanziamento iniziale di 270mila euro”.
A questo proposito, il consigliere punta il dito sul fatto che “per la fase di rilievo e definizione per la costituzione di ‘Comunica’”, il “Con.Ami avrebbe assegnato un incarico, mediante affidamento diretto, per 17mila 375 euro, a un professionista noto all’opinione pubblica come spin doctor di Matteo Renzi e in procinto di ottenere un ruolo all’interno degli Uffici stampa della Regione Toscana”, che avrebbe “successivamente ottenuto un incarico di coordinamento proprio all’interno di ‘Comunica’ per 15mila 375 euro annui (per un part time di un paio di giorni alla settimana)”.
All’interno di ‘Comunica’, scrive ancora Bignami, “sembra siano già confluite alcune persone già facenti parte dello staff del sindaco di Imola” e “intenzione del consorzio sembra essere quella di acquisire, in futuro, la gestione di tutti gli uffici stampa dei Comuni soci”.
Il consigliere chiede quindi alla Giunta quale giudizio esprima sulla costituzione di ‘Comunica’ e vuole sapere se non si ritenga di dubbia opportunità la scelta di individuare il coordinatore del progetto per affidamento diretto e senza pubblica selezione.
Bignami domanda inoltre se la Giunta intenda procedere a una verifica dell’operato del Con.Ami nel suo complesso e, infine, se non valuti necessario sollecitare “i Comuni affinché rivolgano le risorse a loro disposizione all’assolvimento delle funzioni fondamentali degli enti piuttosto che a discutibili azioni societarie”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)