Mettere un limite alla contribuzione dei comuni piccoli e montani al Fondo di solidarietà comunale, fissando, ad esempio, in modo sussidiario quanto dovuto, affinché i servizi siano correttamente garantiti. Lo chiede, con un’interrogazione, il consigliere Marco Mastacchi (Rete Civica).
“In questo modo -precisa il consigliere- sarà possibile realizzare un modello di impegno comune che guarda alla solidarietà tra comunità di uno stesso territorio”.
Mastacchi, inoltre, chiede alla giunta se intende impegnarsi “affinché non si punti solamente alla parità di bilancio in termini economici, ma anche di genere, sociale ed ecologica nonché a una gestione partecipativa delle risorse per riottenere un ente pubblico che operi al servizio delle comunità locali e investa nel riassetto idrogeologico del territorio, nella sistemazione degli edifici scolastici, nella riconversione energetica degli edifici pubblici, nella gestione partecipativa dei beni comuni, nel riutilizzo abitativo e sociale del patrimonio pubblico, nella mobilità sostenibile, nella trasformazione ecologica della filiera del cibo e delle attività produttive. Le scelte di destinazione dei risparmi dei cittadini debbono essere fatte attraverso la partecipazione degli stessi”.
(Lucia Paci)