Parità, diritti e partecipazione

ER Coraggiosa: “Fare il punto sugli aiuti ai profughi afghani”

Si chiede poi all’esecutivo, in particolare, se il bando, promosso dalla Regione Emilia-Romagna (tramite Er.Go.), di sostegno allo studio universitario destinato a trentotto studenti e ricercatori afghani (con 320mila euro) abbia effettivamente garantito gli esiti previsti e quali siano i risultati per il progetto ‘Emergenza Afghanistan’ con l’Oms (25mila euro)

Verificare, con il ministero degli Esteri, l’attuale situazione dei corridoi umanitari dall’Afghanistan, come chiedono decine di afghani che dall’Italia attendono l’arrivo di loro familiari ancora sotto il regime talebano.

La richiesta è formulata, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Emilia-Romagna Coraggiosa, che vuole anche sapere se il bando di sostegno allo studio universitario destinato a trentotto studenti e ricercatori afghani, promosso dalla Regione Emilia-Romagna (tramite Er.Go.) e finanziato con 320mila euro, abbia garantito gli esiti previsti. Chiede poi quali siano i primi risultati del protocollo sottoscritto con l’Organizzazione mondiale della sanità, con il coinvolgimento delle Ong Emergency e InterSOS (la Regione Emilia-Romagna ha aderito a dicembre 2021 – assieme a Regione Lazio e Regione Puglia – al progetto promosso dall’Oms ‘Emergenza Afghanistan’ mettendo a disposizione quasi la metà delle risorse, 250mila euro sui 550mila complessivi, con l’obiettivo di aiutare la popolazione afghana, in particolare donne e bambini)”.

A un anno dal ritorno al potere dei talebani in Afghanistan, si legge nell’atto, “la situazione per la popolazione afghana continua a essere particolarmente preoccupante: oltre il 50 per cento dei cittadini afghani ha necessità di aiuti umanitari, e il 97 per cento ha superato o è al limite della soglia povertà (fonte Onu)”. In più, si rimarca nel documento, “alle rassicurazioni iniziali del governo afghano, rivolte alla comunità internazionale, è seguita invece una regressione progressiva sui diritti delle donne e rispetto alla libertà di espressone”. Inoltre, si sottolinea, “non si intravvedono prospettive per la costruzione di un assetto inclusivo delle diverse etnie e minoranze religiose”.

(Cristian Casali)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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