“Emilia-Romagna piattaforma educativa e formativa e hub della ricerca e parallelamente realtà capace di attrarre risorse e competenze”. L’assessore alla Politiche europee, scuola, formazione, università, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, è intervenuto in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, in fase di approvazione del documento pluriennale 2017-2019 di indirizzo in materia di attività internazionale della Regione.
Abbiamo il problema, ha comunque riferito l’assessore, “di riposizionare la nostra regione a livello internazionale: i territori contano di più”.
Silvia Prodi (Gruppo misto – Mdp), illustrando due emendamenti bipartisan al documento, ha richiamato “la collaborazione ultra decennale della Regione Emilia-Romagna con il governo del Saharawi”, sollecitando “il rafforzamento dell’impegno politico e solidaristico con questo popolo, sia attraverso la costruzione e il consolidamento di reti nazionali ed europee di solidarietà alla causa sia attraverso progetti di cooperazione decentrata”. Gli emendamenti sono stati sottoscritti anche da Luca Sabattini (Pd), Gabriele Delmonte (Ln) e Igor Taruffi (Si).
Il documento è stato approvato con il sì di Pd, Si, Misto-Mdp, astenuti Ln e M5s.
Andrea Bertani (M5s) ha invece criticato la scelta di istituire la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: “Un organo costoso, per raggiungere lo scopo meglio sfruttare le strutture assessorili”. Il consigliere ha poi sollecitato “il rafforzamento del programma Erasmus” e ha chiesto di “incentivare le collaborazioni con le comunità straniere presenti nella nostra regione”.
(Cristian Casali)