Ambiente e territorio

Euro 4, Assemblea respinge mozione di censura a Gazzolo presentata dal centrodestra

La richiesta di censura, si legge nel documento, è conseguente al passo indietro dell’amministrazione regionale relativamente all’attuazione del provvedimento di divieto di circolazione sul territorio regionale dei veicoli diesel classificati come Euro 4

“Chiediamo all’assessore Gazzolo di fare un passo indietro per quello che è successo a inizio ottobre, un modo di agire che non può passare in cavalleria”. Il consigliere Andrea Galli (primo firmatario) di Forza Italia ha presentato in Assemblea legislativa la mozione di censura all’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo, atto sottoscritto anche da Massimiliano Pompignoli, Marco Pettazzoni, Alan Fabbri, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Daniele Marchetti e Fabio Rainieri della Lega nord, Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia e Michele Facci del Movimento nazionale per la sovranità (gruppo misto).

La richiesta di censura, si legge nel documento, è conseguente al passo indietro dell’amministrazione regionale relativamente all’attuazione del provvedimento di divieto di circolazione sul territorio regionale dei veicoli diesel classificati come euro 4.

Galli, relativamente al provvedimento regionale, ha parlato di scarsa informazione verso i cittadini, di assenza di misure economiche per la rottamazione dei veicoli oggetto del divieto, di incertezze nelle procedure collegate all’attuazione del provvedimento e di manifesta incapacità dell’assessore regionale. “L’amministrazione regionale- ha rimarcato il capogruppo forzista- non ha voluto ascoltare nessuno, nel tentativo di fare la prima della classe, rispetto a Lombardia e Veneto, e per compiacere le associazioni ambientaliste ha creato problemi al tessuto produttivo e alle famiglie, c’è stata poca serietà”. Il consigliere ha quindi chiesto all’amministrazione di “ammettere l’errore, di fare ammenda”.

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha parlato di “tentativo della maggioranza, in Assemblea, di difendere una misura indifendibile”. Per il consigliere, inoltre, “risultano inadeguate anche le misure proposte successivamente alla retromarcia”. Ci saremmo attesi, ha poi concluso, “l’ammissione dell’errore, per questo è doveroso un passo indietro dell’assessore”.

Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle ha evidenziato “l’incapacità di questa Giunta di contrastare il problema della pessima qualità dell’aria, dato che la pianura padana è l’area più inquinata d’Europa”. Ha poi criticato le scelte dell’amministrazione regionale sulla questione Euro 4, “con una spocchia da primi della classe avete però fatto, alla fine, la figura dell’alunno mandato dietro la lavagna a ripensare ai propri errori; speriamo però che questa volta l’assessore Gazzolo esca dalla classe una volta per tutte”.

Critico con le opposizioni Stefano Caliandro del Partito democratico, “non avete la percezione del ruolo che l’Assemblea è chiamata a svolgere, l’avete trasformata in una tribuna politica permanete, da campagna elettorale”. Anche Piccinini, ha poi aggiunto attaccando la pentastellata, “aderisce alla linea di Galli, di Forza Italia, dicendo che la Regione non ha messo un soldo a bilancio per la tutela della salute delle persone e dell’ambiente”. Al contrario, ha rimarcato Caliandro, “la Regione Emilia-Romagna investe sul rinnovo del parco autobus urbano, programma incentivi per la rottamazione dei veicoli che producono pm10 e interviene sul sistema intermodale”.

Giancarlo Tagliaferri (Fdi) ha motivato la censura criticando la volontà ferrea dell’assessore nel rivendicare la primogenitura dell’entrata in vigore delle limitazioni alla circolazione degli Euro 4 il primo ottobre 2018, termine, peraltro, dichiarato dalla stessa inderogabile. Paola Gazzolo – ha rimarcato il capogruppo – “ha giocato a fare la prima della classe a danno dei cittadini e sarà fortunata se nessuno in Emilia-Romagna le chiederà i danni”.

Per Michele Facci (Misto-Mns) “l’assessore non ha fatto corretta informazione, né ai cittadini né agli enti locali, facendo, viceversa, tanta confusione sia sotto il profilo tecnico che politico”. La censura – ha rimarcato – “è un’ammonizione, una sorta di cartellino giallo per i troppi errori commessi, senza, però, alcun pregiudizio sulla persona”.

Igor Taruffi (Si) ha liquidato come” incoerente” la mozione di censura, in quanto l’atto “accusa solo una componente della filiera istituzionale, che va dalla Giunta alle strutture tecniche fino agli enti locali”. Nei proponenti – ha rimarcato – non c’è coerenza tra quello che si dichiara all’approvazione di atti come il Pair e ciò che si fa quando il Piano viene applicato. Ha chiuso con una stoccata al M5s, invitandolo “a svincolarsi dall’abbraccio mortale della Lega”.

Il presidente Stefano Bonaccini ha ribadito come l’assessore Gazzolo abbia la sua piena fiducia, assumendosi la responsabilità di qualsivoglia criticità nell’informazione alla società regionale delle misure attuative del Piano aria.

La mozione di censura è stata respinta dall’Assemblea legislativa: a favore Ln, M5s, Fi, Fdi, Misto-Mns e Misto, contrari Pd, Si e Misto-Mdp.

(Cristian Casali e Luca Govoni)

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