In tema di politiche europee la commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha approvato a maggioranza un parere sulle politiche europee che incidono nei settori di competenza, quali: le politiche giovanili, la formazione professionale e la cooperazione internazionale. Il parere confluirà assieme a quelli delle altre commissioni assembleari in un documento di indirizzo alla Giunta regionale che sarà sottoposto al voto dell’Assemblea legislativa nella speciale seduta annuale della Sessione europea 2017.
Per quanto riguarda l’inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro, la commissione ha manifestato particolare interesse per la Raccomandazione del Consiglio europeo, invitando la Giunta a proseguire nell’attuazione degli interventi previsti dal Patto per il lavoro finalizzati al reinserimento dei disoccupati di lunga durata e dei giovani che non studiano e non lavorano (Neet) attraverso la promozione dell’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale dei lavoratori, verificandone l’efficacia in termini risultati occupazionali. In tema di contrasto alla disoccupazione giovanile e per garantire un’istruzione di qualità per tutti, la commissione ha ribadito l’importanza di mantenere il forte investimento sulle competenze dei giovani e una stretta connessione tra l’offerta formativa e il sistema economico e produttivo, un processo che deve riguardare l’intera “filiera educativa” e fondarsi anche sulla collaborazione fra gli Stati membri e sulla effettiva capacità di condividere esperienze, modelli e buone pratiche.
In tema di cooperazione allo sviluppo, solidarietà internazionale e cultura della pace, alla luce delle recenti crisi umanitarie in Africa e Medio Oriente e della conseguente emergenza dei richiedenti asilo, il parere formulato dalla Commissione invita la Regione ad assumere un forte impegno per garantire in particolare il coordinamento fra gli operatori del settore e realizzare quella “massa critica” necessaria per consentire una progettualità competitiva e in grado accedere ai finanziamenti messi a disposizione dai donatori nazionali e internazionali. “Con questa sottolineatura- ha precisato il presidente Paruolo– facciamo nostre le preoccupazioni degli operatori del settore, che chiedono alla Regione uno sforzo più ampio per la costruzione di una rete di relazioni efficace sul territorio”.
Infine, per quanto riguarda la predisposizione del quadro finanziario Ue post 2020, sul quale è al lavoro la Commissione europea, il documento invita la Regione, per quanto di competenza, a vigilare affinché siano previsti adeguati finanziamenti in grado di dare continuità alle politiche avviate in questi anni. “Ci sono variabili rilevanti sulla costruzione dei futuri bilanci dell’Unione, ad esempio l’effetto ‘brexit’- ha detto in proposito Giuseppe Boschini (Pd)-. È importante che la politica di inclusione post 2020 sia ambiziosa e finanziata.”
(Isabella Scandaletti e Luca Govoni)