Sanità e welfare

Europa. In commissione sì all’unanimità al Piano europeo di lotta contro il cancro

Via libera unanime alla risoluzione per sostenere il nuovo approccio europeo in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, mettendo al centro nuove tecnologie, ricerca e innovazione. Marchetti (Pd): “Più attenzione alla medicina di prossimità e a quella di genere, ai tumori pediatrici e agli stili di vita sani”; Lega: “Operazioni chirurgiche e cure oncologiche sospese o a singhiozzo, così non può andare”

Via libera all’unanimità in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli, alla risoluzione con cui l’Assemblea legislativa si impegna a sostenere il Piano europeo di lotta contro il cancro, che definisce un nuovo approccio in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, mettendo al centro nuove tecnologie, ricerca e innovazione. Il Piano si articola in quattro aree d’intervento, che si sviluppano in dieci iniziative ‘faro’ e numerose azioni di supporto. Per attuarlo sono stati stanziati 4 miliardi di euro.

Critico il commento di Simone Pelloni della Lega, che pur condividendo gli obiettivi del Piano europeo punta il dito contro la gestione della sanità emiliano-romagnola da parte della Giunta Bonaccini: “Quella dell’Emilia-Romagna è sicuramente una sanità di eccellenza, ma è stata anche una delle meno preparate a questa terza ondata”. L’attività chirurgica ordinaria, anche quella oncologica, – ricorda Pelloni – è stata sospesa o prosegue a singhiozzo: “Al momento è bloccata sia la prevenzione che la cura delle malattie oncologiche; è importantissimo sostenere un piano come questo, ma oggi dobbiamo attestare un fallimento della politica sanitaria di questa regione, con il taglio di oltre 800 posti letto negli anni scorsi”.

“Con questo documento diamo un indirizzo politico e diciamo quali sono le nostre priorità”, ha rimarcato Francesca Marchetti del Partito democratico. “Sono la prevenzione, la diagnosi precoce, il miglioramento della qualità della vita e la parità di accesso alle cure, anche e soprattutto in un momento di pandemia”. Con gli emendamenti al testo, spiega Marchetti, i democratici vogliono portare l’attenzione su temi come quelli dei tumori pediatrici, della medicina di genere, degli stili di vita sani e della medicina di prossimità”.

Anche Daniele Marchetti (Lega), come il collega Pelloni, si è concentrato sulle problematiche sanitarie che stanno emergendo durante questa terza ondata Covid per quanto riguarda le cure oncologiche: “Possiamo dire di essere i migliori, ma poi dobbiamo scontarci con la dura realtà- ha sottolineato il consigliere della Lega- perché con la sospensione delle prestazioni oncologiche rischiamo di fare i conti con un’emergenza sanitaria dentro l’emergenza sanitaria”. Marchetti è stato polemico anche sul tema dell’etichettatura dei prodotti alimentari: “Non avvalliamo etichette a semaforo sugli alimenti italiani, che penalizzano i nostri prodotti di qualità”.

Un’osservazione, quella in materia di etichette alimentari, che ha trovato la condivisione di Palma Costi (Pd), che ha accolto la proposta di mettere nero su bianco la contrarietà all’etichettatura “nutri-score” a favore del modello “nutri-Inform”. “Giusto incentivare diete sane, che salvaguardino cibi di qualità come sono quelli emiliano-romagnoli”, ha concluso Costi.

Igor Taruffi (ER Coraggiosa) ha ricordato come i posti letto in terapia intensiva siano aumentati del 50 per cento dall’anno scorso: “Si tratta di uno sforzo molto significativo, è doveroso riconoscere i numeri. Però ci sono problemi sanitari significativi in questo momento, non si possono negare. Ma la situazione è grave nel suo insieme, lavoriamo per dare risposte migliori ai cittadini.”

(Giulia Paltrinieri)

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