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Europa. Legge comunitaria 2017, il relatore Bessi (Pd): Agricoltura e attività produttive al centro, ma anche Europass e Data center a Bologna

Passaggio del progetto di legge e del collegato, che abroga 78 leggi regionali, in commissione Cultura presieduta da Giuseppe Paruolo.

Parere favorevole della commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, presieduta da Giuseppe Paruolo, al progetto di legge “Legge comunitaria regionale per il 2017” e al testo collegato, che “abroga leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali”. Hanno votato a favore Pd, SI e misto-MdP, mentre si sono astenuti Lega nord, M5s e Fi.

“Due sono le tappe di partecipazione alla formazione e di adeguamento al diritto europeo del nostro sistema, – spiega Gianni Bessi (Pd), relatore dei provvedimenti – in primo luogo, la sessione comunitaria annuale, che rappresenta lo strumento di partecipazione alla cosiddetta ‘fase ascendente’ del diritto comunitario, e, in secondo luogo, la legge comunitaria regionale, che è il momento principale della cosiddetta ‘fase discendente’, con cui si adegua, ormai a cadenza annuale, l’ordinamento regionale a quello europeo”.

Materie principali trattate dal testo in esame – aggiunge Bessi – l’agricoltura e le attività produttive. Per quanto riguarda la prima, l’obiettivo è dare recepimento e integrare la disciplina sanzionatoria dettata per il vitivinicolo sia a livello nazionale che europeo. In particolare, si definiscono gli obblighi e le sanzioni amministrative relative alla gestione delle superfici vitate. Sono comprese, inoltre, le disposizioni che puntano ad allineare la normativa regionale del settore apistico.

Sul fronte delle attività produttive, – illustra ancora il relatore – il progetto di legge recepisce alcune indicazioni contenute nel rapporto conoscitivo per il 2017 circa la necessità di apportare modifiche a leggi in materia di commercio e energia. Si prevedono poi interventi di razionalizzazione e modifica in settori di rilievo anche europeo, tra cui turismo, sviluppo della società dell’informazione, agroalimentare e ambiente. In particolare, si ravvisa la necessità: di istituire un ufficio di collegamento, chiamato Europass, per implementare le relazioni tra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e gli attori regionali dei settori agroalimentare e sanitario, e di consentire l’insediamento del Data Center del Centro europeo per le previsioni metereologiche a medio termine, mettendo a disposizione del governo italiano, a titolo gratuito, una parte dell’ex Manifattura tabacchi di Bologna.

Bessi, in particolare, pone l’accento sull’importanza di queste due ultimi previsioni che metteranno la nostra regione “al centro dell’Europa, come luogo della conoscenza, del collegamento tra locale e globale, in settori strategici che coinvolgeranno il mondo universitario, della formazione e del lavoro”.

Per quanto riguarda il collegato, è stato evidenziato, durante la seduta, che si tratta del quarto processo di sfoltimento, di semplificazione e revisione del sistema normativo regionale. In questo caso, si prevede l’abrogazione di 78 leggi regionali, “una grande opera di snellimento che evita la stratificazione di leggi nel tempo con l’obiettivo di rendere la legislazione regionale più comprensibile”.

Paruolo, commentando il passaggio in commissione del provvedimento, esprime soddisfazione perché si tratta della prima occasione per aver notizia del Data center, un ente che sarà “punto di riferimento” e una “straordinaria occasione” per l’Emilia-Romagna: si tratta, infatti, di un “salto di qualità” per il territorio sul piano delle dotazioni avanzate per il calcolo scientifico.

Scambio di opinioni, quindi, tra lo stesso Paruolo e Raffaella Sensoli (M5s) sull’iter del provvedimento: il presidente riconosce la legittimità dell’osservazione della consigliera circa “l’inversione della tappe” del procedimento, l’esame del testo in commissione precede infatti l’udienza conoscitiva e non viceversa, ma – aggiunge – il voto odierno non inficia la possibilità di presentare emendamenti in seguito a quanto emergerà dai prossimi passaggi.

(Antonella Celletti)

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